In questa pausa lunga imposta dalla pandemia, per l’universo-moda non c’è stata solo la zampata pesante del Covid: c’era nell’aria, già prima dell’inizio della pandemia, una inquietudine che faceva scalpitare i più irrequieti. Si correva tanto per correre, in tutti i campi. In questo della moda eravamo arrivati a parossismi di produzione dissennata tanto che Giorgio Armani, per primo, esortò la moda a rallentare. Troppa produzione, troppe sfilate, troppe novità destinate a sovrapporsi una all’altra. “Diamoci una calmata” era stata l’esortazione di re Giorgio (che per primo aveva deciso di interrompere ogni programmazione che prevedesse le sfilate , e per primo ha ricominciato oggi decretando finito il tempo della sospensione). Molti tra i brand più rinomati scelgono invece luoghi da capogiro, piazze internazionali, monumenti famosi per proporre le collezioni cruise. Dior ha scelto il Partenone ad Atene come fondale per la collezione firmata da Maria Grazia Chiuri. Ha riaperto Pitti con la sua rassegna Uomo registrando anche importanti eventi in presenza destinati a riportare tutto alla normalità. Tranquillo, senza eccitazioni ma con la fermezza e la sicurezza stilistica di sempre, Brunello Cucinelli ha porta la sua moda maschile nei guardaroba più attenti del nostro tempo. Spazi aperti anche per Pignatelli che ha detto basta alle pause forzate presentando una moda maschile “tutta da considerare”..
Su tutto , la grande novità: la collezione (donna, uomo, bambino...) , firmata da Rocco Iannone per Ferrari. Il brand più eccitante, il segno della velocità che molti vorrebbero tornare a veder svettare su tutti i fronti del nostro quotidiano, con il marchio della “Rossa” ora firma una moda singolare, studiata dallo stilista calabrese, formatosi alla scuola di Armani e prima di Dolce & Gabbana , autore per varie stagioni del successo di Pal Zileri. Neanche quarant’anni, di poche parole, Iannone non cerca di stupire proponendo l’improponibile (come accade a molti stilisti del nostro tempo!), ma resta ben ancorato al credo stilistico che conosce il linguaggio di una terra, la Calabria, che ha dato i natali a Gianni Versace, e gioca con i colori della Ferrari, il rosso del famoso cavallino su fondo giallo, sulle sfumature che legano con queste tonalità forti , prorompenti, le stesse che si ritrovano anche negli accessori. Donna e uomo si alternano in una interpretazione che tiene conto di tante sfumature sociologiche e del nostro tempo. Divisioni, suddivisioni ma mai rotture nette, mai spaccati che possono intimidire o entusiasmare solo per poco. L’espace d’un matin non è una teoria per Iannone; “un abito - secondo lo stilista calabrese considerato tra gli emerggenti più accreditati per il successo pieno - deve poter anche durare , quanto basta per sentirlo proprio, giust: “perconalmednte corretto”. La moda è tornata, la moda è viva: lo sai è visto con l’afflusso di poresenze a Maranello per l’evento che si è svolto in fabbrica, accompagnato anche dall’apertura del negoizio Ferrari e del ristorante “Cavallino” (il cui pilota sarà lo chef Massimo Bottura). Alla presenza di John Elkann con la moglie Lavinia, piloti della Ferrari (Leclerc e Sainz), il presidente della Camera della Moda, il mondo della velocità ha aperto i giochi internazionali anche sul fronte estetico . La scelta di uno stilista giovane , “ di grinta” e di sicuro intuito, come Rocco Iannone depone a favore di una voglia di ripartire che qui ha trovato la bandiera giusta. “Le linee piene, le curve, i dettagli compositivi che provengono dallo studio anatomico di quelli che possiamo considerare “stilemi” del linguaggio siglato Ferrari - dichiara Iannnone , dominando l’ eccitazione di una corsa Ferrari vinta - si affiancano alla sapienza dell’artigianato inteso come saper fare , parte fondante della ricerca sulle auto di lusso.
Ultimo aggiornamento: 01:25 © RIPRODUZIONE RISERVATA