Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

DA "CHI E' CHI'" INVITO ALLA FIDUCIA
MIGLIONICO LANCIA IL CORSET-DRESS

Domenica 25 Ottobre 2020 di Luciana Boccardi

Bisogna pur dire che  Chi è chi?  in questo tempo difficile scandito da rinunce e differimenti dettati da considerazioni di prudenza (a volte forse troppa ?)  per non cadere nella trappola dell’illusione che tutto sia come prima, è una sigla con la quale bisogna fare i conti.   Certo, non tutto è più come prima, anzi, niente è davvero “come prima”,  ma per fortuna esistono  i temperamenti  felici che riescono a superare ogni perplessità e a continuare la vita. Perché di questo si tratta: continuare la vita.  Lo abbiamo visto ieri sera, giovedì, in differita su You Tube  (oltre 37 mila  video online, 5 milioni di subscrivers,  1 miliardo di visualizzazioni realizzate  solo  negli ultimi  12 mesi)  con la riproposta dei  “Chi è chi  Awards”  che ci ha fatto assistere alla ripresa della premiazione avvenuta a Milano  -  come ogni anno - solo senza il pubblico (solitamente numerosissimo)  ma in streaming  e riproposta ora per consentirci di sentire che la moda è viva, sofferente, ma viva. Di fatto le forze operative della moda griffata non si fermano, e non si ferma nemmeno l’alta moda che   - come sappiamo - da anni in Italia non gode di buona accoglienza da parte delle istituzioni decise a eliminarla dal nostro paese per regalarla esclusivamente alla Francia che presenta due volte all’anno la sua settimana d’haute couture inglobando anche  tante eccellenze italiane.  Non tutti gli operatori dell’alta moda, i sarti a lettere maiuscole, hanno  però i mezzi per poter trasferire le loro presentazioni a Parigi e quindi sfruttano occasioni proposte qua e là, persino nella Roma che fu depositaria ufficiale dell’alta moda dal suo evidenziarsi negli anni Sessanta fino all’invasione del pret-à.porter che ha cercato in ogni modo di sopraffarla. Alta Roma, adeguandosi all’imput che viene dall’alto , dai poteri forti, non ha osato eliminare completamente le presenze di alta moda, ovvero di moda costruita esclusivamente in sartoria, il fatto a mano, però le ha accolte con sigle di fortuna, una volta Atelier, un’altra volta con altra definizione pur di non nominare invano l’alta moda.  Ma l’arte, la fantasia che per fortuna non  muore a comando di alcuno, resiste ed ecco che di tanto in tanto qualche firma eccellente spunta con sfilate, video, capsule come quella che ha visto l’opera di Michele Miglionico  in scena a Salerno, in quella meravigliosa costruzione di Zaha Hadid che è la Stazione Marittima.  Madrina dell’evento  organizzato da IFTA   (Indipendent Talent Association) dedicato a varie sfaccettature della moda e dell’artigianato  selezionate da  Michela Zio, e momento di eccezionale bellezza la sfilata   fior da fiore di Miglionico tutta rivolta a un’estate leggera, forse per contrastare il clima di pesantezza che ci domina. Sarà il tulle, impiegato per sottogonne svasate e volanti a dominare il guardaroba anche pr il giorno, usato come elemento di leggerezza dominante l’ispirazione offerta al grande arto - ll vero erede di Fausto Sarli -  dal corset-dress della tradizione  popolare  lucana per gli abiti che le donne per le feste.  Oltre all’irrinunciabile bianco e nero Miglionico gioca  magistralmente  per la primavera-estate 2021  con i colorii tenui, il giallo pulcino, il rosa, il verde pallido per una moda  “possibile”, bellissima e senza eccessi. Forse questa è una delle caratteristiche che il tempo di coronavirus ci consegna:  evitare gli eccessi, cercare un ritorno positivo alla semplicità, sia pure con quel tocco che l’alta moda sa consentire. Tra le firme italiane di alta moda, non va dimenticata la grande sartoria a mano di Raffaella Curiel. Di lei sentiremo parlare presto, con quella grinta che da sempre ha caratterizzato il suo verbo prima in passerella, oggi in streaming. Qualcosa nell’aria  si muove. La vita continua.  Mettiamocelo bene  in testa!

Ultimo aggiornamento: 09-11-2020 02:46 © RIPRODUZIONE RISERVATA