Luciana Boccardi
MODI E MODA di
Luciana Boccardi

Alzabandiera a Firenze per Pitti Uomo

Sabato 4 Gennaio 2020 di Luciana Boccardi
Uno scrittore politico di fine Ottocento, Theodor Herzl, tra le frasi che lasciò in eredità per la sua battaglia in favore di uno stato sionista, dedicava  un pensiero forte alle bandiere:  “basta una bandiera - diceva - per portare la gente dove vuoi “.  Con pretese meno impegnative, nel percorso di lancio e diffusione delle novità in campo maschile per   la moda, l’intelligenza del team organizzativo di Pitti Uomo, ancora una volta si è rivelata vincente  con l’idea di  applicare al  look della prossima edizione della kermesse di moda a Firenze la filosofia delle bandiere.  Non solo una bandiera  per  Pitti Umo, ma una bandiera per ogni espressione della moda del contesto fiorentino legato alla testata di Pitti Immagine, quindi  Pitti Filati, Pitti Bimbo.   Nel piazzale, negli spazi della Fortezza da Basso (dove avrà luogo la rassegna), nel “cuore” di questa 97^ edizione, sventoleranno bandiere come insegne di vittoria , affidate alla scelta di colori che rivestano particolari significati.  Sarà vera la profezia di Herzl, e  allo sventolar di bandiere nuove folle di compratori, curiosi, ammiratori, modaioli di  razza si  riverseranno  a Firenze nelle giornate di manifestazione?
Tra gli ideatori delle performances di Pitti, la voce di Agostino Poletto - direttore generale di Pitti Immagine -  fa il punto sulla scelta di una scenografia senza dubbio diversa, innovativa, coinvolgente, importante. “Pitti  - ha detto - è come le Nazioni Unite della Moda, dove ogni brand ha la propria bandiera ma anche dove ognuno di noi può farsi bandiera di se stesso. La bandiera non è mai un tessuto muto, dice sempre qualcosa, suscita sempre un’emozione perché parla secondo messaggi universali, come quelli degli abiti che portiamo e come gli abiti è simbolo mobile di identità, di appartenenza, di pensiero e di sentimento”:
Dal 7 al 10 gennaio Pitti  Uomo terrà banco con le collezioni di moda maschile delle griffes   più importanti non solo italiane ma del mondo.  Sfogliare il programma è impresa ardua che sullo svolazzare di bandiere conduce da un padiglione all’altro, da una location prestigiosa a spazi  ricavati  nel cuore della città e all’interno della Fortezza.  Firenze non presenta un minuto vuoto nelle quattro giornate di moda. 
 Molte le occasioni proposte per  l’autunno-inverno 2020-21  dai 1200 marchi presenti  (di cui 540 esteri).  Attesa e curiosità per  le presentazioni, le performances,  i diktat, e per la moda proposta da un poker d’assi quale il quadriunvirato  Jill Sander,  Brioni,  Stefano Pilati e  Telfar Clemens.
L’apertura dei “giochi” spetta come sempre all’evento di Brunello Cucinelli che convoca a Firenze da tutto il mondo il meglio della cultura di moda maschile per una cena da “principi” che non delude mai nessuno.
Impossibile raccontare tutti gli eventi in programma, compresa l’isola del profumo con la firma del Maestro profumiere  Sileno Cheloni   che lancia per il 2021 il profumo “ Satanel”   (una fragranza maschile  che a dirla basta il nome...).
Ovviamente è vivissima la curiosità  per conoscere la bandiera di Pitti Uomo:  “non avrà connotazioni politiche o ideologiche - assicura Angelo Figus , art director del progetto.  - Nel  layout è stata scomposta e ripensata attraverso la materia, il filo, i cromatismi che poi sono il  DNA degli abiti protagonisti”.
Non resta che  aspettare il 7 gennaio con  il botto d’apertura di Pitti Uomo  in Palazzo Vecchio a Firenze , 
, seguiranno  a Milano le sfilate di Moda Uomo  con  un calendario che si conclude in tre giornate.  Saranno vere le previsioni per il ritorno di una moda maschile “tranquilla”:  senza esibizioni che parlino troppo di genere e poco di forma?
  Ultimo aggiornamento: 13-01-2020 15:29 © RIPRODUZIONE RISERVATA