Con la sfilata dello stilista cinese, mandata in passerella a sorpresa dalla CNMI per confermare l’assoluta vicinanza con la Cina della moda, si è inaugurata la kermesse, un po’ tranquilla, ma interessante nei contenuti raccontati da 59 sfilate, 96 presentazioni, 34 eventi , sui quali avremo modo di riflettere nelle nostre prossime corrispondenze . Parleremo del look di Alessandro Michele per Gucci , della “filosofia” di Giorgio Armani, del ripensamento romantico di Prada, dell’eleganza come praticità di Eleventy, del pragmatismo di Tod’s, del sempre vincente Cucinelli, maestro di “trend”, della follia con metodo di Marras, del mondo che “cammina facile” di Hogan, delle novità sempre più elaborate di Geox, di Hanita con la sua grinta partenopea, o degli accessori come le borse di Furla, o di V73 di Elisabetta Armellin.
Non solo Milano in pista per la moda: a Roma - un tempo culla dell’alta moda italiana - una iniziativa a carattere privato ma in realtà ad alta diffusione come notizia ha aperto i suoi spazi alla presentazione di una collezione che è un documento di identità per l’esistenza ancora vivissima dell’alta moda nel nostro paese, dove sono nati e si sono formati i più bei nomi del settore, oggi dispersi per mancanza di “istituzionalità”.
E’ l’iniziativa geniale della Banca Generali Private di Piazza Affari a Roma che - con un evento che si è svolto lo scorso 13 febbraio - ha ospitato una sfilata firmata da una delle più consolidate firme italiane del comparto, entrando così, forse senza immaginarlo , nel quadro dei sostenitori di questo settore della moda ,il più creativo , esente da finalità di industrializzazione , che a Parigi trionfa e in Italia langue per mancanza di “intenditori” che ne appoggino il divenire: l’alta moda avrebbe bisogno di “intellettuali” della moda che oggi latitano..
Autore di una capsule d’alto lignaggio per la sfilata della Banca Generali Private di Roma, il lucano Michele Miglionico, entrato ormai nell’immaginario metropolitano anche come autore delle famose “ Madonne lucane” alle quali si è ispirato per i suoi modelli geniali, diversi, unici nel loro genere, “belli e possibili” per ogni donna del nostro tempo. Questo il significato dell’alta moda e per questo grazie dal mondo dell’abbigliamento di classe alla Banca Generali Private che ha aperto le porte all’aspetto della moda più vicino all’arte , l’haute couture.
Da Roma, tornata anche per un solo giorno “città dell’alta moda” , ci trasferiamo nuovamente a Milano per ricordare alcune realtà positive , prima fra tutte il clima disteso e propositivo instaurato dalla CNMI, il cui presidente Carlo Capasa ha dichiarato a inizio di manifestazione, a proposito della mano tesa alla produzione cinese assente per i motivi del coronavirus che conosciamo : “noi costruiamo ponti e non muri: questo il messaggio della moda italiana. “
Il mondo della calzature, MICAM, con “Wonderlamd” , aperto dal 16 al 18 scorso a Rho, ci ha presentato il mondo attraverso il gioco della trasposizione, l ‘invenzione, il sogno, tuto quello che può consentire la dimensione della fiaba rivisitata con finalità attuali. Le scarpe che porteremo nel prossimo inverno avranno tacchi sempre più grossi, squadrati e non altissimi, tra i 5 e i 6 centimetri, a reggere una scarpa tutto sommato snella, anche se decisamente “androgina”. Molte le francesine, le polacchette, i mocassini rivisitati, e tanti, tantissimi stivali. Un look che si conferma da Geox anche con la nuova linea “Aerantis” e per il superlusso con la griffe storica di Renè Caovilla trova una interpretazione nuova e imprevedibile nella collezione A/I 2020-21 nel contesto guidato dalla volontà dinamica di Edoardo Caovilla, proiettata nel futuro commerciale della moda italiana.
Ultimo aggiornamento: 01:27 © RIPRODUZIONE RISERVATA
MODI E MODA di
Luciana Boccardi