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Speranza di vita, ecco dove il Covid ha rubato quattro anni nel 2020

Domenica 2 Maggio 2021 di Luca Cifoni

In tutta Italia il calo medio è stato di 1,2 anni, da 83,2 a 82: ovvero circa 14 mesi. Ma i dati dell'Istat sulla speranza di vita alla nascita nel 2020 segnato dal Covid, disegnano uno scenario molto variegato: così come differenziati sono stati - soprattutto nella prima fase - i numeri sui decessi direttamente connessi all'epidemia. Gli indicatori demografici dell'istituto di statistica riflettono quanto successo in un anno straordinario sul fronte della mortalità, ma anche su quello della natalità e delle migrazioni. L'impennata dei decessi, tradotta in termini di aspettativa di vita, ha determinato un arretramento che si spera una tantum (già quest'anno è attesa una minore incidenza del Covid sulla mortalità generale) ma comunque profondissimo. Gli 82 anni della media nazionale calcolata complessivamente per uomini e donne ci riportano indietro al 2011-2012. Nelle province di Bergamo, Lodi e Cremona il crollo è stato di quasi 4 anni: per Bergamo vuol dire tornare al 2001.

Sul versante opposto ci sono province in cui, almeno limitatamente al 2020, la speranza di vita alla nascita si è ridotta di pochissimo o è rimasta addirittura ferma: è il caso di Siena rimasta stabile a 83,7 anni, dato ben superiore alla media nazionale. Ma anche in altre aree del centro e del Sud, partendo da valori distanti tra loro,  l'impatto è stato limitato, con un calo di uno o due mesi. A Roma si è tornati indietro di sei mesi. Tra le Regioni, la Lombardia ha evidenziato la discesa più vistosa (2,3 anni), la Calabria quella più contenuta (circa 5 mesi).

Ultimo aggiornamento: 03-05-2021 11:31 © RIPRODUZIONE RISERVATA