Chiara Pavan
CHIARA LETTERA di
Chiara Pavan

Fondazione Rovati, museo delle emozioni:
gli Etruschi in dialogo con l'arte contemporanea e l'architettura

Giovedì 5 Gennaio 2023 di Chiara Pavan
Il Piano Ipogeo della Fondazione Rovati di Milano

Un viaggio emozionale nell’arte, nell’architettura che avvolge e “illumina” vasi, bronzi, ex voto e ori etruschi, in un continuum narrativo tra antico e contemporaneo. Se pensate a una gita in giornata a Milano, non perdetevi la Fondazione Rovati, spazio museale inaugurato da poco nell’antico palazzo di Corso Venezia, un tempo proprietà della famiglia Bocconi e poi dei Rizzoli, quindi venduto nel 2015 ai Rovati che l’anno seguente ha dato vita alla Fondazione intitolata a Luigi, lo scienziato-impreditore monzese fondatore di Rottapharm scomparso nel 2019. Un’operazione di mecenatismo sostenuta dai figli di Rovati, che hanno deciso di farne un museo permanente sugli etruschi, grande passione del padre.

IL PERCORSO

Ecco allora la splendida collezione etrusca, con vasi di tutte le misure perfettamente conservati, cippi, piccoli bronzi, gli ex voto, i gioielli e la Stele di Kaminia, una delle iscrizioni più enigmatiche e dibattute di tutta l’antichità classica, ritrovata a Lemno e oggi custodita nel Museo Archeologico Nazionale di Atene, con la più lunga iscrizione lapidaria etrusca ritrovata finora: un “mondo” che si “mescola” alle opere contemporanee di Arturo Martini (la potente maiolica “Testa di Medusa”), Lucio Fontana (la ceramica smaltata “Battaglia”), William Kentridge nel suggestivo Piano Ipogeo ideato dall’architetto Mario Cucinella. Uno spazio poetico “rotondo”, privo di spigoli o giunture, dove tutto è linea curva. Tre sale circolari e una più grande ellittica rivestite di conci di pietra sembrano portare lontano lo sguardo, ma l’illuminazione è dosata per guidare l’attenzione del visitatore su teche in cristallo, dentro le quali le opere sembrano fluttuare. Sul pavimento scorrono visual colorati che paiono delineare le mappe di antiche città, con le loro abitazioni, le strade, il corso dei fiumi. «Volevamo costruire un’opera che diventasse parte del percorso emotivo del Museo - aveva detto Cucinella all’apertura -. Questa raccolta di opere è talmente potente che andava associata a un’architettura avvolgente che si ponesse ai di là della contingenza per restituire il senso del tempo come flusso continuo».

PIANO NOBILE

Salendo al Piano Nobile, in cui tutti gli ambienti progettati da Filippo Perego sono stati recuperati, restaurati e ridisegnati, arrivano altre sorprese: qui il rapporto tra contemporaneo e antico si inverte, il primo domina con lavori site specific, opere del Museo e altre in prestito (come la sorprendente “Lanterne à quatre lumières” di Diego Giacometti, fratello minore di Alberto). Dai pavimenti in legno alle boiserie, dai camini in marmo alle porte dorate fino alle imponenti specchiere settecentesche che illuminano il corridoio, intervallate dai grandi arazzi di Francesco Simeti, il dialogo tra arte e archeologia di inserisce in uno spazio ricco di stimoli visivi. Sale color fuscia o verde salvia accolgono l’”Etruscan Scene: Female Ritual Dance” di Andy Warhol, il quadro di De Chirico (Le Cheval d’Agamemnon), le polaroid della serie “Etruschi” di Paolo Gioli, gli acquarelli di Gatti, le tele di Luigi Ontani, Giulio Paolini, Marianna Kennedy, il cavallino “caduto” di Ai Weiwei. E poi il magnetico lampadario etrusco di Cortona, uno dei capolavori dell’artigianato artistico dell’Etruria, raro oggetto in bronzo ricco di raffinate decorazioni, destinato a illuminare un luogo di culto. Un museo che resta nel cuore.

BISTROT E RISTORANTE

E per chi ha voglia di sperimentare, può sempre godersi un caffè o pranzare al bistrot dello chef stellato Andrea Aprea. Il caffè si affaccia sul giardino interno del palazzo, mentre il ristorante occupa l’ultimo piano, con una grande vetrata panoramica che spazia dai giardini pubblici Montanelli di Porta Venezia al Museo di Storia Naturale, il Planetario, la Torre Rasini, fino ad abbracciare le architetture contemporanee che hanno ridefinito lo skyline della città.

Ultimo aggiornamento: 21:02 © RIPRODUZIONE RISERVATA