Venezia, granchi blu e noci di mare: scatta l'allarme in laguna a Caorle

Mercoledì 13 Luglio 2022 di Federica Repetto
Granchi blu e noci di mare: scatta l'allarme in laguna a Caorle

CAORLE - Siccità e specie aliene nella laguna di Caorle. A lanciare l'allarme sono tre pescatori. In questi giorni precisa Dionisio Crosera della Cooperativa Vento Nuovo di Caorle alla siccità si sono aggiunte la presenza delle noci di mare, sembrano meduse nell'aspetto e sottraggono cibo a molti pesci, e dei granchi blu che impediscono di pescare con le reti tradizionali, cogolli e tramagli.

Antichi saperi tramandati di generazione in generazione. La nostra laguna commenta Maurizio Marchesan - dava da vivere a 500 famiglie di pescatori nei tempi più duri del secolo scorso. Dopo bonifiche importanti si sono interrati molti canali. E' a causa della perdita del circolo d'acqua, troppo debole, che la laguna non beneficia più dello scambio delle maree».


E' un territorio lagunare storicamente vocato alla pesca che comprende, tra l'altro, l'isola dei Casoni in cui sorgono le antiche abitazioni realizzate in legno e canna palustre dei pescatori e delle loro famiglie. La nostra comunità aggiunge Gianfranco Dalla Bella - è nata con i pescatori, viviamo di pesca, e sarebbe drammatico veder perdere, per sempre, la nostra memoria storica. Il nostro mestiere avrebbe ancora da dire così tanto alle nuove generazioni. Stiamo rischiando di scomparire». I tre custodi di questo inestimabile patrimonio ambientale lanciano un allarme ed un appello alle autorità, affinché si attivino prima che sia troppo tardi. Chi ha le competenze si soffermano - dovrebbe intervenire urgentemente per salvaguardare la nostra laguna, risorsa ambientale straordinaria, meta non solo di quel turismo che rappresenta il valore aggiunto al balneare, ma destinazione ricercata da visitatori responsabili. Siamo consapevoli che i problemi sono molti, ma siamo convinti che intervenire sulla laguna può essere di aiuto a prevenire altre conseguenze causate dal cambiamento climatico, dall'innalzamento delle acque, dallo scavo dei canali, dal rialzo degli argini con il riporto del materiale. Bisogna inoltre mettere in sicurezza il territorio da future inondazioni. Chiediamo alle amministrazioni che si adoperino per agevolare la vendita al mercato dei granchi blu, per semplificare obblighi e requisiti per l'ittiturismo fino a un massimo di 12 persone, questo sarebbe un aiuto per consentirci di continuare a vivere in laguna».


Il sindaco del Comune di Caorle, Marco Sarto, che ha la delega alla pesca, interverrà il 7 luglio agli Stati generali della pesca del Veneto, al Centro civico, organizzata dalla Regione Veneto per definire le linee strategiche regionali per l'utilizzo delle risorse in arrivo dall'Unione europea. Le istituzioni infatti devono supportare il comparto per aiutarlo a invertire la rotta e superare il momento di crisi tramite azioni condivise di tutela e valorizzazione dell'intera filiera. Sono al corrente commenta Marco Sarto - del grido di dolore della marineria e condivido anche la preoccupazione dei pescatori della nostra laguna che rappresentano le nostre origini e la storia di Caorle. La vendita dei granchi blu potrebbe aiutare, le noci di mare e le meduse sono difficili da fermare. Agli Stati Generali, tra l'altro, si deve tornare a parlare dei ristori per i pescatori di laguna, e far sì che l'ittiturismo, con la somministrazione del proprio prodotto all'interno dei casoni, venga regolarizzato».
 

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