Uccide orsa e due cuccioli nella tana con l'aiuto del figlio: bracconiere tradito dal collare elettronico

Venerdì 25 Gennaio 2019 di Remo Sabatini
Orso nero (foto wikipedia)
Era entrato nella tana degli orsi e, insieme a suo figlio e aveva fatto fuoco uccidendo mamma orsa e i suoi due cuccioli.

L'episodio, avvenuto in Alaska, è tornato a far discutere dopo la sentenza di un tribunale statunitense che ha condannato padre e figlio, rispettivamente di 41 e 18 anni per bracconaggio e crudeltà.
Tre mesi di prigione al padre, un mese al figlio. Tutto il loro materiale da caccia è stato, poi, sequestrato.
I fatti. I due, armati di tutto punto e pronti all'ennesima battuta di caccia, avevano trovato la tana di un orso nero.
Da quì, secondo quanto ricostruito dall'accusa, l'inizio di una vicenda tanto crudele quanto singolare.
L'uomo, infatti, si era fatto strada all'interno della cavità e, accompagnato dal giovane figlio, aveva raggiunto l'orso.
Resosi conto che quell'orso era una femmina con due cuccioli, invece di desistere dalle sue intenzioni avrebbe suggerito al figlio di "occuparsi" della mamma perchè, ai cuccioli, avrebbe pensato lui.
In un attimo, si sarebbe scatenata quella che viene descritta come una vera e propria esecuzione.
Presi dalla felice battuta di caccia, però, i due non avevano fatto caso al collare indossato da mamma orsa. L'animale, infatti, era monitorato e la cucciolata aveva fatto ben sperare i ricercatori che ne seguivano la vita quotidiana.


Così, probabilmente spiazzato da quella scoperta, il padre aveva immediatamente strappato il collare e, convinto di averla fatta franca, aveva macellato l'orsa sul posto. Poi, si erano dileguati.
Le disattenzioni, però, non sarebbero finite quì.
Già, perchè vicino all'ingresso della tana, c'era anche qualcos'altro. La telecamera, installata dal Dipartimento Forestale degli Stati Uniti e del Dipartimento caccia e pesca dell'Alaska, aveva ripreso tutta la scena.
Una scena che, il Procuratore generale Aaron Peterson, ha ricordato come un atto di crudeltà gratuita. "C'erano due cuccioli di orso, ha dichiarato, completamente indifesi. Sono stati fucilati a bruciapelo. Data la natura del gesto, ha sottolineato Peterson, riteniamo che il carcere sia necessario per far comprendere, alla popolazione, che l'Alaska non tollera il bracconaggio".

 
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