Strage di asini: mille esemplari uccisi al giorno per la richiesta di pelli dalla Cina

Sabato 3 Agosto 2019 di Remo Sabatini
Strage di asini in Kenya: mille esemplari uccisi al giorno per la richiesta di pelli dalla Cina

Come nel Paese dei Balocchi di Pinocchio, dove asini e somarelli venivano venduti al circo e macellati per farne dei tamburi, anche in Kenya, quegli stessi animali, sembrano essere sempre più apprezzati. La differenza sta nel fatto che, se nel primo caso si era trattato di una favola per ragazzi, nello Stato africano l'interesse per i simpatici quadrupedi è di tutt'altro tenore.

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Sì, perchè da diversi anni, è in atto una vera e propria strage di asini che sta decimando la specie in tutto il Paese. Si calcola che, ogni singolo giorno, qualcosa come mille asini siano uccisi e scuoiati nei vari macelli dedicati del territorio. Un numero esorbitante e non sostenibile ripetutamente denunciato da organizzazioni animaliste come ANAW (Africa Network for Animal Welfare) che in un recente rapporto afferma come l'innalzamento dei casi di macello degli asini, sia arrivato a toccare livelli drammatici che potrebbero portare, continuando così le cose, alla scomparsa di tutti gli esemplari entro il 2024.

Mille asini al giorno? E' così alta la richiesta di carne di asino in Kenya? La realtà è che di quella carne, non interessa un granchè a nessuno.
Per quella pelle, invece, l'interesse è altissimo. Pagata bene, viene venduta nei mercati di Paesi orientali come la Cina e il Vietnam dove, manco a dirlo, viene usata nella preparazione di medicinali tradizionali come il famigerato ejiao dove, ridotta in gelatina o polverizzata e aggiunta ad altri ingredienti dai presunti effetti curativi, viene ritenuta un toccasana contro l'impotenza ed un vero e proprio elisir di lunga vita. Così, dopo il corno di rinoceronte, le ossa di tigri e leoni, l'olio di fegato degli squali (squalene) e le scaglie di pangolino, l'ennesimo rimedio anti-cilecca, sta significando la scomparsa di centinaia di migliaia di animali. Il veterinario di ANAW, Calvin Onyango, ha affermato che oltre 600mila pezzi di pelle d'asino e 400 tonnellate di carne, sono stati esportati in Cina e Vietnam soltanto tra il 2016 e il 2018. 

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