Ha sfondato la soglia delle 41mila firme e continua a crescere di ora in ora, la petizione «Salviamo la costa di Golfo Aranci» per impedire la realizzazione di un allevamento di ostriche e mitili, già autorizzato dalla Regione Sardegna, su un'area marina di circa 5 ettari davanti alla spiaggia dei Baracconi. In migliaia condividono la battaglia già sposata da vip come la regista Lina Wertmuller, la conduttrice tv Licia Colò e il campione di basket Gigi Datome, che hanno aderito alla petizione lanciata su Change.org da un comitato spontaneo di cittadini. A dare maggior peso alle ragioni del comitato arriva ora la relazione tecnico-scientifica del biologo marino Benedetto Cristo, che sarà inviata a Regione e ministero dell'Ambiente in supporto ai motivi di opposizione all'impianto.
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«Studi recenti - spiega - dimostrano che la molluschicoltura può modificare significativamente la dinamica dei nutrienti e il funzionamento degli ecosistemi costieri poco profondi in quanto la filtrazione, accoppiata alla biodeposizione di feci e pseudofeci, crea un accumulo localizzato di materia organica in modo analogo alla sedimentazione di feci e cibo non ingerito nelle vicinanze degli allevamenti ittici». «Tale sito - chiarisce l'esperto nella sua relazione - è totalmente inadatto alla crescita estensiva dei bivalvi in quanto il trofismo dell'area è insufficiente alla loro alimentazione e alla loro crescita, inoltre l'impatto ambientale sul posidonieto sarebbe disastros: la Posidonia oceanica verrebbe soppressa dalle deiezioni degli animali stessi, a questi si aggiunge, inoltre, che la riduzione della luce solare dovuta all'impianto, non permetterebbe la fotosintesi».
Sardegna, da Wertmuller a Colò crociata vip contro l'allevamento di ostriche autorizzato dalla Regione
Mercoledì 2 Settembre 2020Le spiegazioni del biologo marino confermano le preoccupazioni già espresse dal comitato riguardo all'impatto ambientale che l'allevamento di ostriche e mitili avrebbe sul delicato ecosistema dell'area marina che si trova adiacente al Sic e ZPS di Capo Figari e Figarolo. Per installare quell'allevamento la società Effediemme ha ottenuto dalla Regione una concessione dello specchio acqueo della durata di 15 anni, e nega che la coltura possa nuocere in qualche modo all'ambiente. Tar e Consiglio di Stato, cui si era rivolto il Comune di Golfo Aranci, ha dato ragione agli imprenditori, ma la spinta degli oltre 40mila firmatari della petizione potrebbe indurre al Regione a tornare sui propri passi.