Ue, petizione per salvare cosmetici Cruelty Free: opere d'arte provocatorie invadono le strade di Milano

Domenica 5 Settembre 2021
Ue, petizione per salvare cosmetici Cruelty Free: opere d'arte provocatorie invadono le strade di Milano

Stop ai test sugli animali dei prodotti beauty. Dopo la recente messa in discussione del divieto in Europa di testare i cosmetici sugli animali, Dove e The Body Shop hanno deciso di prendere posizione insieme a Peta, Cruelty Free Europe, HSI, Eurogroup for Animals e Eceae - che rappresentano un totale di 100 organizzazioni aderenti da 26 stati membri dell'UE - per mobilitare in maniera repentina 1 milione di cittadini europei e salvare i cosmetici cruelty free in Europa, invitandoli a firmare una petizione volta a sostenere il divieto europeo sulla sperimentazione sugli animali.

Questa settimana i cittadini di Milano hanno ricevuto un appello diretto su muri e strade attraverso attività di guerrilla marketing da parte di Dove e The Body Shop: "unitevi a noi per porre fine ai test sugli animali e salvare i cosmetici cruelty free in Europa". Nel 2004, dopo decenni di campagne promosse da consumatori, organizzazioni di protezione degli animali e diverse aziende cruelty free, l'Unione Europea ha vietato di testare i prodotti cosmetici sugli animali. Nel 2009, ha vietato i test di ingredienti cosmetici e, infine, nel 2013 la vendita di cosmetici testati su animali. L'approccio dell'UE è diventato il modello per il cambiamento normativo nei Paesi di tutto il mondo. Eppure, le recenti richieste di test da parte dell'Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa) rischiano di distruggere questi divieti, mettendo a repentaglio l'ulteriore obiettivo che il Parlamento europeo ha coraggiosamente richiesto dal 2018: un divieto globale di sperimentazione dei cosmetici sugli animali entro il 2023.

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Milano si è aggiunta questa settimana a Parigi, Berlino, e Madrid per diffondere il messaggio di Dove e The Body Shop: Dove e The Body Shop hanno collaborato con Nina Valkhoff, muralista internazionale e attivista dei Paesi Bassi, conosciuta per le sue composizioni botaniche di animali rari e in via di estinzione. La collaborazione su questa opera d'arte unica porta in vita la minaccia posta dalle nuove richieste di test sugli animali da parte dell'Agenzia europea delle sostanze chimiche (Echa). La presa di posizione paneuropea include un dinamico murales nel centro di Parigi, con la stessa accattivante opera d'arte illuminata nei principali luoghi di interesse a Parigi, Berlino e Madrid. I due brand realizzeranno anche una serie di graffiti sostenibili in giro per le città invitando i consumatori a unirsi a loro. L'artista Nina Valkhoff ha dichiarato: «Quando Dove e The Body Shop mi hanno contattato per far parte di questa campagna non potevo assolutamente rifiutare. Ho dedicato la mia carriera all'educazione e alla sensibilizzazione sull'impatto negativo che ha l'uomo sugli animali rari e in via di estinzione attraverso la mia arte, perché la sofferenza degli animali è qualcosa che mi sta davvero a cuore. Spero che questa campagna incoraggi le persone a fermarsi a riflettere e ad agire: unendoci abbiamo una possibilità concreta che l'Ue confermi il suo divieto di sperimentazione animale». I due brand di bellezza si sono uniti invitando le persone ad agire nel più breve tempo possibile per salvare l'attuale divieto europeo di testare i cosmetici sugli animali, firmando l'iniziativa dei cittadini europei: un'iniziativa online che ha un valore formale e che permette ai cittadini di far sapere alle autorità europee ciò che gli sta a cuore. Dove da 15 anni si impegna per cambiare in meglio l'industria della bellezza attraverso la sua «Campagna sulla Bellezza Autentica» e realizzando il più grande progetto sull'autostima a livello globale. Come marchio orgogliosamente cruelty-free a livello globale, Dove ha per anni sostenuto i divieti alla sperimentazione animale con l'obiettivo di porre fine in modo permanente ai test sugli animali in tutto il mondo. Per questo lavora al fianco di legislatori, organizzazioni per la protezione degli animali e aziende che condividono gli stessi principi per raggiungere il comune obiettivo.

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The Body Shop è stato il primo brand globale di bellezza a lottare contro la sperimentazione di cosmetici sugli animali nel 1989. Da allora, senza sosta, il marchio ha condotto una campagna contro questa pratica, con la ferma convinzione che gli animali non dovrebbero essere sfruttati nella ricerca della bellezza. The Body Shop ha contribuito a sostenere l'attuale divieto in Europa e, nel 2018, ben 8,3 milioni di persone hanno firmato la petizione della campagna per porre fine ai test sugli animali a livello globale. Guardando al futuro, The Body Shop otterrà la certificazione 100% vegan dalla Vegan Society entro il 2023. I cittadini europei possono firmare l'iniziativa su European Citizens' Initiative (europa.eu)) e far sapere alla Commissione che non accetteranno che la promessa di un'Europa in cui gli animali non soffrono e non muoiono più per i cosmetici non venga mantenuta. Firdaous El Honsali, Senior Director of Global Communications and Sustainability dove afferma: «In Dove ci opponiamo con forza alla crudeltà sugli animali. Crediamo fermamente che non ci sia spazio per testare i prodotti di bellezza o i loro ingredienti sugli animali e per molti anni siamo stati pionieri di alternative sicure e umane per valutare la sicurezza dei prodotti e degli ingredienti. Questo impegno ci spinge a intraprendere azioni urgenti per proteggere il divieto di sperimentazione animale nell'UE. Insieme ai nostri partner, The Body Shop e i principali gruppi di protezione degli animali, esortiamo sia i nostri colleghi dell'industria della bellezza che il pubblico in generale a far sentire la propria voce nella lotta per porre fine ai test sugli animali nell'Ue una volta per tutte, firmando questa iniziativa dei cittadini europei».

Christopher Davis, Global CSR and Activism Director, The Body Shop International aggiunge: «The Body Shop è stato il primo marchio globale di bellezza a lottare contro la sperimentazione dei cosmetici sugli animali e questo impegno è stato in prima linea nelle nostre campagne attiviste per oltre tre decenni. Il lavoro con i nostri partner della campagna Cruelty Free International ha portato al divieto originale dell'Unione Europea nel 2013. Oggi chiediamo all'UE - sede del più grande mercato mondiale di cosmetici - di mantenere la sua promessa rivoluzionaria. Siamo orgogliosi di collaborare con Dove e parlare come se fossimo una sola azienda, insieme a tutti coloro che lavorano per la fine della sperimentazione dei cosmetici sugli animali in tutto il mondo, a sostegno di questa iniziativa dei cittadini europei».

Ultimo aggiornamento: 6 Settembre, 10:18 © RIPRODUZIONE RISERVATA

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