Orca spiaggiata a centinaia di metri dal mare in Alaska, i soccorritori: «Mai visto nulla del genere»

Martedì 3 Agosto 2021 di Remo Sabatini
L'orca spiaggiata a centinaia di metri dal mare. (Immagini pubbl da Tara Neilson su Twitter)

Non fosse stato per il suo pianto, quella giovane orca sarebbe probabilmente morta. Sì perché, ormai era sola e all'asciutto da troppo tempo e davvero troppo lontana dal suo mare. Ma cominciamo dall'inizio. Siamo in Alaska, lungo le coste frastagliate della Prince of Wales Island, isolotto remoto e quasi disabitato della regione. Lì, tra le rocce scoperte dalla bassa marea, spunta la pinna nera. È enorme e appartiene a un'orca che, chissà come, è finita all'asciutto in mezzo a quelle rocce che ora le feriscono la pelle delicata.

Cosa ci fa un'orca all'asciutto a centinaia di metri dal mare? La domanda non trova ancora risposta. Quel che è certo è che quell'orca sola, stremata  e senza via di scampo, piange.

Fortunatamente quel pianto attira l'attenzione del capitano di una imbarcazione privata, tale Chance Strickland che, insieme al suo piccolo equipaggio, allarmato e incuriosito,  riesce a trovare il cetaceo. A quel punto non c'è molto da fare se non seguire il protocollo: tenere bagnata la pelle dell'orca con qualsiasi mezzo e cercare soccorsi.

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L'animale, come documentato dalle incredibili immagini diffuse sui social da Tara Neilson, è enorme e il mare è lontano. Così, mentre la richiesta di soccorso arriva anche al Noaa (National Oceanic and Atmospheric Administration) l'ente che si occupa di studio e Ricerca di mari e oceani, i soccorritori continuano a darsi da fare per quelli che possono e con l'aiuto di secchi, idratano l'animale. Il tempo passa inesorabile.

Ormai sono più di sei ore che sono insieme all'orca e, anche se nel frattempo è arrivata la crew della M/V Stead Fast, inviati dal Noaa, si può soltanto sperare nel sopraggiungere della marea che potrebbe aiutarli a mettere in salvo l'animale. E così, fortunatamente per tutti, accade. Le acque fredde di quel mare si riprendono ciò che avevano dimenticato e l'orca, dopo qualche esitazione, finalmente scompare. Quell'animale non era un esemplare  sconosciuto. Il team di Noaa l'ha identificato nell'individuo di poco più di 13 anni T 146 D.  "Da quando vivo qui non ho mai visto nulla del genere", ha infine commentato la Neilson.

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