Si è conclusa ieri la campagna elettorale, da ora nessuno dei candidati può più promuove il prorpio programma. Degrado della città questa la tematica più calda su cui si sono contrati i politici. Ma secondo gli animalisti la questioni di cui parlare era un'altra. "Voci inascoltate" è il titolo del flash mob a Milano che ha visto gli attivisti far risuonare a sorpresa, e da punti diversi, voci di animali registrate in allevamenti del nostro Paese: così Lav ha voluto evidenziare «quanto e come nel dibattito della Pre-Cop 26 e anche alla Cop26, gli animali cosiddetti da reddito, gli allevamenti e i danni ambientali, climatici e sanitari che provocano, siano i grandi assenti».
ANIMALISTI PORDENONE Un unico ufficio tutela animale centralizzato nel capoluogo,
«Gli allevamenti sono ovunque, al loro interno sono confinati milioni di animali solo nel nostro Paese, eppure rimangono i grandi assenti dal dibattito sul clima - spiega Lav - Con il flash mob sonoro, ci facciamo portavoce di mucche, galline, maiali e altri, chiedendo al governo di considerare il ruolo degli allevamenti nell'emergenza climatica e mettendo in piazza anche il rumore assordante in cui gli animali sono costretti a vivere, in un costante e letale sfruttamento che sta portando alla distruzione del Pianeta».
Nelle vie del centro di Milano riecheggiano assordanti le urla dei milioni di animali chiusi negli allevamenti del nostro Paese.#VociInascoltate è il titolo del nostro flash mob per denunciare l'assenza, nel dibattito della Pre-Cop 26, di animali e dell'impatto della zootecnia.
— LAV (@LAVonlus) October 1, 2021