La notizia sta facendo il giro del mondo. Dopo undici anni, infatti, nel paradiso delle Maldive si sta pensando di riaprire la caccia agli squali.
«Lì, infinite lenze armate di grossi ami, stanno facendo strage di squali», ha commentato Thomas Pauwels che, insieme a Daniela Bacchetta e al sottoscritto, si occupa della salvaguardia di questi splendidi predatori marini. Se non bastassero le immagini, a rafforzare l'ipotesi della ripresa della caccia, le discussioni di questi giorni nelle sedi istituzionali da parte del Ministro della Pesca e dell'agricoltura Zaha Waheed che, stando alle cronache locali, non sembrano rassicurare gli ambientalisti.
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Tra le ragioni avanzate a favore della ripresa della pesca agli squali, quella della mancanza di turismo legata alla pandemia covid che, di fatto ha significato la perdita di entrate economiche importanti per il Paese. Turismo e pesca, infatti, sono le sole risorse di rilievo per il paradiso maldiviano. La pesca agli squali in quella porzione di Oceano Indiano era stata vietata nel 2010. Tanto che in pochi anni, le acque di tutta la regione si erano trasformate in una specie di santuario. Un santuario che ora, torna a rischio. Tra le specie di squali più comuni delle Maldive, il pinna bianca, il tigre, il grigio di scogliera, lo squalo nutrice e il gigantesco squalo balena, il pesce più grande del mondo.
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