Sono immagini choc, quelle che arrivano dal Parco del Gargano dove, stamattina, in località Cagnano Varano, nel Foggiano, nei pressi della strada che costeggia il lago di Varano, è stato rinvenuto un lupo impiccato ad un albero.
Vittima predestinata nella eterna battaglia tra lupi e allevatori? Forse. Quel che è certo è che, stando alle cronache degli ultimi mesi e nonostante non sia mai stato registrato un attacco all'uomo, il lupo continua ad essere considerato un animale scomodo e pericoloso. Un parassita che deve essere spazzato via in ogni modo. Così, come accade per le volpi in diverse regioni italiane, uccise e appese come trofei, anche per il lupo sembrano tornati i tempi bui. Tempi nei quali era pericoloso andare nel bosco da soli per andare a trovare la nonna. Soprattutto se si era poco più che una bambina con mantello e cappuccio.
“Purtroppo non è il primo caso di accanimento nei confronti del lupo, la cui presenza sul territorio è sintomo di ecosistemi in salute oltre che essere garanzia del controllo della presenza di ungulati come i cinghiali – dichiara Marco Galaverni, direttore scientifico del WWF Italia – È necessario un salto culturale, perché questi atteggiamenti sono frutto di ignoranza e pregiudizi duri a morire. Come WWF continueremo a lavorare sul doppio binario della coesistenza tra comunità umane e grandi carnivori e dell’informazione e sensibilizzazione, in particolare in quelle aree che insistono in territori dove il lupo è ritornato dopo decenni di assenza, come le aree suburbane e quelle costiere”.
“In un pianeta sconvolto da una grave crisi ecologica, di cui la pandemia è solo la punta dell’iceberg, ogni atto di crudeltà verso la natura e gli altri animali acquista una significato ancora più profondo – aggiunge Isabella Pratesi, direttore del programma di Conservazione del WWF Italia – La transizione ecologica di cui abbiamo bisogno passa dalla consapevolezza di quanto importanti siano le foreste, i lupi, le balene, gli oceani. Ogni specie ogni habitat ha un ruolo cruciale per il pianeta e per le nostre esistenze. Dobbiamo combattere l’ignoranza per creare le condizioni del cambiamento, iniziando da chi pensa di farsi del bene uccidendo i lupi”.