Leoni malnutriti e maltrattati in Sud Africa: allevati per turisti e cacciatori Video

Venerdì 10 Maggio 2019 di Remo Sabatini
uno dei leoni trovati malati e malnutriti in un allevamento sudafricano (immagine pubblicata da Humane Society International)
Il re è nudo. Anzi, peggio, è malato e malnutrito. Se la passa talmente male che ha perso anche la pelliccia.
Queste, le drammatiche condizioni nelle quali sono stati trovati decine e decine di leoni, cuccioli compresi, in un allevamento di una provincia del Nord-Ovest, in Sud Africa.

Gli animali, come dimostrano le immagini pubblicate da Humane Society, l'organizzazione internazionale non-profit che si occupa di salvaguardia animale, sono ridotti talmente male che faticano anche a muoversi. Come sia stato possibile ridurre i leoni in quello stato, senza nessuno che denunciasse prima la grave situazione riscontrata in questi giorni, resta un mistero.





Di certo ci sono i leoni, ormai ridotti allo stremo, che somigliano vagamente al vecchio re della foresta che non c'è più. In Sud Africa, vivono circa 15mila leoni. Di questi, meno di 3mila risultano essere allo stato selvatico, tutti gli altri, stimati in circa 12mila esemplari, sopravvivono in cattività nei quasi 200 allevamenti presenti nel Paese.


Perchè allevare leoni? Le risposte sono tante, a cominciare da quella più nobile che prevede la salvaguardia di un animale a rischio, fino alle motivazioni più incomprensibili che, con la protezione della specie, hanno ben poco a che fare. Come denuciato da diverse organizzazioni, tra le quali Humane Society e Blood Lions, quello dell'allevamento legato ad un certo tipo di turismo, sembra prendere sempre più piede. Anche grazie ai notevoli guadagni che genera il mercato della caccia grossa. Così, sempre più spesso, capita che un esemplare possa rappresentare una notevole fonte di guadagno per tutto l'arco della sua breve vita. Da cucciolo infatti, il tenero leoncino, solitamente strappato alle cure della madre in tenera età così da favorire ulteriori e innaturali accoppiamenti e cucciolate, è molto apprezzato dai turisti accompagnati da bambini, per la classica foto di rito.

Una volta cresciuto, diventa la preda da cacciare per chi, appassionato di trofei e in cerca di forti emozioni, è disposto a sborsare migliaia di dollari pur di soddisfare i propri desideri. Nemmeno da morto, quel leone sarà lasciato in pace. Le sue povere ossa, saranno vendute, a prezzi da capogiro, ai mercati asiatici che ne faranno pozioni e inutili medicinali.

Così, il cerchio della vita, è completo. In ogni caso, dopo la diffusione delle immagini e verificato lo stato degli animali, le autorità sudafricane hanno deciso di vederci chiaro. "E' deplorevole, ha dichiarato un ispettore inviato sul posto dal governo, che un animale sia costretto a vivere in tali condizioni. Il fatto, poi, che si tratti di animali selvatici che vivono una vita innaturale e in confinamento al solo fine del commercio, rende il tutto ancora più orribile".
© RIPRODUZIONE RISERVATA