Questione di naso. I cani possono diagnosticare il tumore alla prostata annusando le urine di un paziente con la precisione del 98%. Lo rivela uno studio scientifico condotto con la collaborazione del Centro militare veterinario di Grosseto e patrocinato dallo Stato Maggiore della Difesa.
La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità. Zoe, Liu e Jack - spiegano gli urologi - sono tre pastori tedeschi di età compresa tra uno e sei anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza. Come è possibile?
I cani utilizzano un organo specifico per l’elaborazione dei dati olfattivi: l’organo vomeronasale. Situato sopra il palato, tra il naso e gli occhi, è un secondo cervello dedicato agli odori. Il metodo migliore per veicolare le sostanze chimiche da riconoscere, in questo caso le cellule tumorali, è attraverso i liquidi. E l’urina del paziente è perfetta.
Ultimo aggiornamento: 19 Ottobre, 13:37
© RIPRODUZIONE RISERVATA La ricerca ha accertato che il tumore della prostata produce delle sostanze volatili specifiche, che il cane è in grado di riconoscere con estrema attendibilità. Zoe, Liu e Jack - spiegano gli urologi - sono tre pastori tedeschi di età compresa tra uno e sei anni, dopo un rigoroso addestramento sono stati in grado di riconoscere l’urina dei pazienti affetti da tumore prostatico con un’accuratezza del 98%. Teniamo conto che l’accuratezza dell’antigene prostatico specifico associato al primo campionamento bioptico della prostata non supera il 35% di accuratezza. Come è possibile?
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