Una palla per amica. Così, in due parole, si potrebbero riassumere le giornate di un delfino costretto a stare da solo in una vasca di un acquario giapponese.
E' un cefalorinco di Commerson che, come fosse un pesce rosso in una di quelle bocce di vetro che non si usano più, continua a nuotare su se stesso fino allo sfinimento. A fargli compagnia, una palla. Una semplice palla bucata di gomma di quelle che si utilizzano negli spettacoli che, non è dato sapere fino a quando, per il momento è la sua sola distrazione dal solito su è giù dentro quella che sembra una specie di tinozza.
"E' una delle quattro specie di delfini del genere cefalorinco", spiega al Messaggero la biologa Valentina Braccia. Un delfino molto attivo nel nuoto e con capacità particolari che gli permettono di roteare su se stesso. "Sì, continua la biologa, gli piace surfare le onde e il nuoto capovolto è tipico di questi splendidi delfini molto sociali. Come si può pensare che una palla possa essere un adeguato arricchimento ambientale?". La palla non galleggia più e il delfino la colpisce controvoglia. Andrebbe perlomeno sostituita.