In Argentina c'è un'invasione di carpinchos, roditori tipici del Sud America che arrivano a pesare 80 chili e sono lunghi fino a un metro e 30. I capibara - questo il loro nome - hanno preso d'assalto il Nordelta, uno dei quartieri più lussuosi di Buenos Aires, dove si nutrono nei giardini delle ville. Tra i tantissimi video sui social si vedono i roditori, che sono i più grandi al mondo, girare tra le strade di una delle aree più esclusive dell'Argentina, che prima della riqualifica era una palude.
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Perché hanno scelto il Nordelta
«I capibara sono sempre stati qui, ogni tanto si fanno vedere. Ma tre o quattro mesi fa i costruttori sono andati alle ultime aree paludose rimaste e si è verificata un'impennata», racconta una residente. Il complesso riunisce case, edifici, un centro commerciale, una chiesa cattolica, una sinagoga e diverse scuole, tutto intorno a laghi artificiali popolati da uccelli acquatici. Qualche tempo fa è iniziato lo sgombero degli ultimi terreni non edificati per costruire anche una clinica. È a questi lavori che alcuni residenti attribuiscono l'invasione dei capibara nei loro quartieri.
I capibara
In natura i capibara in genere vivono da otto a dieci anni. Hanno cucciolate fino a sei cuccioli una volta all'anno. Nel Nordelta, un gruppo di residenti ha promosso la creazione di una riserva naturale di flora e fauna dove possono essere portati questi animali, che pesano tra i 60 e gli 80 chili.
«Dobbiamo imparare a conviverci, non sono animali aggressivi. Con una riserva di 20 o 30 ettari è sufficiente mantenere la diversità. Sono animali indifesi, li mettiamo all'angolo, gli togliamo l'habitat e ora ci lamentiamo perché ci invadono».
I selfie dei passanti
Per ora, i capibara sono diventati l'attrazione principale di Nordelta. Gli automobilisti si fermano a fotografarli mentre attraversano il viale principale e i bambini li cercano al tramonto per farsi dei "selfie". I social sono pieni di foto di questi animali e l'argomento è stato una delle prime tendenze degli ultimi giorni. In Argentina raccontano di una "guerra di classe" con cui i capibara sarebbero venuti a recuperare le loro terre usurpate dai ricchi abitanti di Nordelta.