Le immagini sono drammatiche. Raccontano di un salvataggio spettacolare avvenuto in mezzo all'oceano che, per fortuna e grazie all'audacia del solitario soccorritore, è finito nel migliore dei modi. Siamo al largo della Gold Coast, località a sud di Brisbane lungo la costa orientale australiana. Quel tratto di oceano è noto, oltre che per le lunghissime spiagge di sabbia bianca, anche per la presenza occasionale di grandi squali. Così, come accade da diverso tempo in diverse aree di quel Paese, a difesa di surfisti e bagnanti vengono calate le reti anti-squalo, strutture controverse e non selettive dove, ogni anno e oltre agli squali, finiscono intrappolate moltissime altre specie marine come tartarughe, delfini e, come in questo caso, balene.
Trovata morta a Fregene la balenottera avvistata nel porto di Anzio alcuni giorni fa
A rimanere intrappolata infatti, è stata proprio una balena. Un cucciolo di megattera che, stando a quanto dichiarato dai biologi marini a ABC Gold Coast, in anticipo sui tempi della stagione migratoria, è finito in quelle reti che avrebbero potuto ucciderlo in poche ore. Fortunatamente per quel piccolo, lungo oltre sei metri, c'è stato l'intervento di un subacqueo solitario, conosciuto con il nome di Django che, a bordo della sua piccola imbarcazione, dopo essersi reso conto di quanto stava accadendo non ci ha pensato due volte e si è tuffato. L'intervento di soccorso, ripreso da un drone e durato diversi minuti, alla fine è riuscito e la piccola megattera ha potuto finalmente riprendere il suo viaggio.
"Le reti anti-squalo, conferma la biologa Valentina Braccia, non sono selettive.