«Galeotto di un paperotto vinto alla lotteria dei festeggiamenti patronali di Giulianova e riportato a casa». «Era solo - dice la proprietaria Sabrina D’Eugenio - e mio padre gli volle dare una campagna e da allora la famiglia è cresciuta e le papere sono dieci». Finora andava tutto bene e lei è affezionata alle papere, ma qualche vicino ha protestato in Comune e sono arrivati i vigili i quali hanno intimato alla donna di portare via gli animali in quanto «il posto dove stiamo, nel quartiere Annunziata, è centro abitato e gli animali da cortile non ci so sono stare».
Ma lei Sabrina, non si è persa d’animo e l’altro ieri mattina si è recata nella sede della Polizia municipale per parlare con il comandante Roberto Iustini. Insieme hanno sfogliato il regolamento comunale di igiene pubblica che dedica un intero paragrafo «all’igiene e alla convivenza uomo-animale». E D’Eusebio ha scoperto qualcosa che fa al caso suo, nel senso che potrebbe impedire il trasferimento degli animali. «Al punto due del regolamento- dice- c’è scritto che nel centro urbano e consentito solo “il possesso di animali d’affezione a scopo puramente affettivo purché l’abitazione e le condizioni igieniche in cui gli stessi sono allevati siano tali da non arrecare disagio e rischio per la salute pubblica e del vicinato”. E basta venire a vedere come sono tenute le mie oche per capire che tutto è ok, hanno sempre il mangime, acqua in abbondanza e dose giornaliera di insalata fresca. Non danno nessun fastidio, non starnazzano, anche perché alcune sono mute e nemmeno il cattivo odore si sparge intorno. E poi sono veramente affezionata ed anche tutta la famiglia e non le mangeremmo mai, l’unica cosa che abbiamo evitato è che potessero continuare ad accoppiarsi e riusciamo a cucinare le uova che fanno che sono davvero squisite.
Nel colloquio co ìn il comandante, intanto, una strada sulla quale incamminarsi per trovare una soluzione, è stata trovata. La decisione del maggiore Iustini di coinvolgere nel caso la Asl che verrà invitata a fare un sopralluogo e a verificare se esistono le condizioni perché le papere possano rimanere al loro posto. E’ stato già sottolineato: due anni fa vennero sfrattati dei galletti da una casa della ”curva Orsini” perché cantavano all’alba e disturbavano il sonno di qualcuno. Ora la battaglia riprende daccapo.
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