Foto, ricerche e prelievi di campioni: scatta la caccia agli indizi nell’auto di Simone

Martedì 3 Maggio 2022 di Federica Serfilippi
Foto, ricerche e prelievi di campioni: scatta la caccia agli indizi nell’auto di Simone Gresti

JESI  - Altro giro di accertamenti per un mistero non ancora svelato. Sono partiti ieri mattina gli approfondimenti tecnici sull’auto in uso a Simone Gresti, il fidanzato di Andreea Rabciuc, la 27enne romena scomparsa nel nulla la mattina del 12 marzo, dopo una festa passata in un casolare sulla Montecarottese. Al lavoro, per la procura, c’era il reparto Scientifico dei carabinieri.

Per la difesa (Simone è indagato per sequestro di persona) era presente il team guidato dal dottor Andrea Ariola, titolare dell’agenzia Servizi Investigativi di Ancona.


Come era stato per il sopralluogo del casolare, l’auto – si tratta di un’Audi, sequestrata dalla procura lo scorso aprile assieme ad altri reperti – è stata scandagliata da cima a fondo per cercare tracce e indizi che possano in qualche modo aiutare gli investigatori a venire a capo del giallo legato alla scomparsa di Andreea. C’è dunque stato un reportage fotografico a cui hanno fatto seguito ricerche e campionamenti di elementi utili all’indagine, coordinata dal pm Irene Bilotta e portata avanti sul campo dai carabinieri. Su quell’Audi Simone e Andreea, nella notte monitorata dalla procura, sono saliti per raggiungere il casolare. La stessa è stata utilizzata dal fidanzato della ragazza per tornare a casa la mattina del 12 marzo. Andreea era già sparita. L’accertamento tecnico irripetibile è stato eseguito in un deposito di Jesi. 


Per quanto riguarda il capitolo degli approfondimenti, è ancora in corso quello sui dispositivi elettronici sequestrati dai militari. Ci sono i telefonini di Andreea, di Simone e di persone a loro vicine. Va precisato che al momento della scomparsa, la 27enne non aveva con sé il cellulare, rimasto nelle mani del fidanzato fino al 13 marzo, giorno della consegna del dispositivo alla mamma di Andreea e della prima segnalazione di scomparsa fatta alla caserma jesina. La notte della festa (oltre che Simone al casolare c’erano altre due persone, Francesco e Aurora) il cellulare sarebbe stato particolarmente utilizzato da Andreea e sembra plausibile che possa contenere indicazioni per capire che fine possa aver fatto la ragazza. Gli inquirenti hanno sequestrato anche due giubbotti di Simone: uno lo indossava la notte del party, un altro (sporco di sangue) durante un’aggressione da lui subita fuori da un locale di Jesi. 


Finora, le segnalazioni arrivate da Roma e Milano su presunti avvistamenti di Andreea si sono rivelate false piste. Della 27enne, capelli blu, piercing e tatuaggi vistosi, non si hanno notizie da ormai sette settimane. 

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