L'Unione europea ha dato l'ok, per la prima volta, all'ultilizzo degli insetti come alimento "da tavola".
Antonello Colonna - Cauto e tradizionalista invece lo Chef capitolino doc Antonello Colonna. «Per non dare opinioni bigotte e per mettere i puntini sulle I non sta a me - dice invece lo chef Antonello Colonna - dare opinioni sull'evoluzione di certi prodotti che potrebbero essere utilizzati. Mi auguro che la scienza possa fare passi avanti e l'industria pastaria possa difendere le nostre tradizioni. Anche se vedo il tutto molto incerto». L'anarchico rivoluzionario Re del negativo di carbonara che ha fatto della cultura e del rispetto del prodotto il suo fiore all'occhiello ha solo una preoccupazione: «Spero comunque che non vada a danneggiare il nostro prodotto. Spero in definitiva che questo novel food non abbia successo, ma che abbia successo la ricerca. Insomma il mio claim è a favore della farina di legumi no a quella di larve».
Giuseppe di Iorio e Andrea Pasqualucci - Sapori del sud Italia, cucina tradizionale che guarda al futuro ma con radici ben salde. Questo è lo stellato Giuseppe di Iorio. E per un uomo così tradizionalista e rispettoso della cultura della cucina italiana, contemplare di utilizzare delle larve essiccate per realizzare i suoi piatti gourmet non è molto facile. «Gli insetti - sostiene lo chef Giuseppe di Iorio - credo non facciano parte della nostra cultura e del nostro Dna. Per quanto riguarda la mia filosofia se io vedo un insetto in cucina chiamo subito la disinfestazione». Contrario anche lo chef Andrea Pasqualucci. «Non è - afferma- nella nostra tradizione e non è nella nostra cultura. Probabilmente, fino a quando, non sarà imposto, non entreranno nelle cucine».
In America gli insetti si mangiano da tempo - Mentre negli Usa gli insetti si mangiano da anni e hanno testimonial celebri: da tempo uno degli chef americani più stellati, José Andrés, serve «chapulines», cavallette saltate, nel suo ristorante messicano Oyamel al centro della capitale. Assenti standard specifici, l'unica limitazione imposta dalla Food and Drug Administration è che grilli, formiche, cicale e scorpioni, per essere immessi sul mercato, siano allevati specificamente in vista del consumo umano.