Giornata del risparmio energetico, Ancit promuove il menù «energy free» di Eva D'Antonio

Il vademecum per risparmiare energia in cucina e nel proprio portafoglio

Giovedì 16 Febbraio 2023
Il vademecum per risparmiare energia in cucina e nel proprio portafoglio

In occasione della Giornata Mondiale del Risparmio Energetico (18 febbraio), Ancit (Associazione Nazionale Conservieri Ittici e delle Tonnare), ha chiesto alla food blogger Eva D’Antonio (In cucina da Eva) amante della cucina senza cottura, di proporre un menu con il tonno in scatola, «energy free», antispreco, salva denaro e salva tempo e realizzare il vademecum per risparmiare energia in cucina: piccoli comportamenti quotidiani che possono fare la differenza riducendo gli sprechi, l’impatto ambientale e anche la bolletta.

Il carovita spaventa gli italiani e il primo motivo della preoccupazione è dovuto all’aumento delle bollette (63%): più di 6 italiani su 10 hanno ridotto i consumi di energia elettrica e gas (Fonte: Legacoop e Ipsos) diventando campioni di comportamenti sostenibili, anche a tavola. Sono 8 milioni i virtuosi che hanno cambiato convinzioni e comportamenti in cucina (Fonte: Nomisma) e, addirittura, quasi 1 italiano su 5 (19%), ha iniziato a evitare l'uso dei fornelli, cucinando di meno o preferendo pietanze che non necessitano cottura (Fonte: Coldiretti) e la tendenza è destinata ad incrementarsi con l’arrivo della bella stagione.


Piccoli accorgimenti

A partire dai metodi di cottura fino alla scelta della pentola giusta, passando per l’idratazione dei cibi prima di cuocerli, esistono tanti piccoli accorgimenti che gravano meno sul portafoglio alle prese con il caro bollette. Ad esempio, avviare la cottura di alimenti preferibilmente a temperatura ambiente permette di evitare il consumo di gas che servirebbe per scaldarli dalla temperatura del frigo.

Inoltre, prolungare il tempo di ammollo dei legumi secchi consente di ridurre la successiva bollitura, così come idratare prima della cottura il riso o alcuni cereali, specialmente quelli integrali, riduce il tempo necessario alla loro cottura, con un risparmio non indifferente. Ancora, utilizzando il forno (uno degli elettrodomestici a più alto consumo energetico), meglio cuocere più pietanze contemporaneamente e spegnere il forno in anticipo per sfruttare il calore residuo, evitando di aprirlo (si disperde il 20% del calore ogni volta).

Risparmio energetico in cucina, il vadecum per ridurre gli sprechi

L’analisi dei costi della spesa in cucina è un’attività a cui chef e ristoratori si dedicano quotidianamente, ma che a causa del caro-bollette interessa sempre più anche la gestione delle cucine casalinghe. Se infatti fino a qualche tempo fa le utenze domestiche non erano incluse nel calcolo del costo della spesa alimentare, oggi queste voci sono considerate sempre più rilevanti nel determinare il “food cost” di ogni pasto, che a parità di ingredienti, dipende della quantità e dal prezzo (in costante aumento) delle materie prime energetiche necessarie per cucinarlo. Cosa possiamo fare, dunque, per limitare al massimo il consumo di gas?

 

Risparmiare in cucina, mettendo “a dieta” i fornelli, è possibile. A partire dai metodi di cottura, esistono tanti piccoli accorgimenti che gravano meno sul portafoglio alle prese con il caro bollette. Ecco i consigli della food blogger Eva D’Antonio per imparare a gestire fornelli, pentole, metodi di cottura e forno, riducendo gli sprechi e l’impatto ambientale, con un conseguente risparmio. 

1.Scegliere la pentola e i fornelli giusti. La pentola a pressione dimezza i tempi di cottura e quindi anche il consumo di energia. Anche quelle di rame, ideali per quei cibi che richiedono una cottura media, permettono un considerevole risparmio energetico per via dell'ottima conduttività del calore. Le dimensioni devono essere proporzionate alla grandezza del fornello o della piastra elettrica in modo che la fiamma, e quindi il calore, sia concentrata al di sotto della padella. Anche i fornelli hanno la loro importanza: quello ad induzione è il piano più efficiente con meno dispersioni (90% contro il 50% di quello a gas). Viene inoltre garantita più velocità nella cottura: se con la cucina a gas per far bollire un litro d'acqua si impiegano 7 minuti, con l'induzione ce ne vogliono solo 3. 

2. Ricorrere agli alimenti “ready to use”. Un buon punto di partenza per rinunciare ai fornelli è quello di scegliere alimenti pronti, hanno il vantaggio di essere già pronti, senza richiedere cottura, garantendo comunque un buon apporto nutrizionale senza rinunciare al gusto. Via libera, quindi, a legumi, verdure e conserve ittiche come il tonno in scatola: salva denaro (fonte di proteine nobili con ottimo rapporto qualità/prezzo), salva energia (non necessita di energia ai fornelli o in frigo per la conservazione), antispreco (solo l’1% del tonno in scatola finisce nel cestino), versatile e salva tempo. 

3.Utilizzare sempre il coperchio. È un gesto fondamentale per evitare la dispersione del calore in cottura: si risparmia gas, i cibi cuociono più velocemente e l'acqua per la pasta bolle in minor tempo. Ma non è il solo accorgimento: anche scegliere un recipiente di misura adatta e non eccessiva rispetto alla quantità di alimento che si vuole cucinare, assicurandosi che la fiamma insista sullo specchio inferiore senza fuoriuscire, tornerà utile. 

4.Cucinare alimenti che siano a temperatura ambiente. Avviare la cottura di alimenti preferibilmente a temperatura ambiente permette di evitare il consumo di gas che servirebbe per scaldarli dalla temperatura del frigo, generalmente 4°C. Bollire la pasta in una quantità sovrabbondante di acqua non serve, oltre a sprecare un’altra preziosa riserva, richiederà più energia per la cottura. 

5. Idratare i cibi prima della cottura. Prolungare il tempo di ammollo dei legumi secchi consente di ridurre la successiva bollitura, così come idratare prima della cottura il riso o alcuni cereali, specialmente quelli integrali, riduce il tempo necessario alla loro cottura, con un risparmio non indifferente. 

6. Ottimizzare l’uso del forno. È uno degli elettrodomestici più costosi a livello energetico: circa 2 kWh l'ora di cottura. È consigliabile cuocere più pietanze contemporaneamente. Inoltre, i forni mantengono la temperatura anche nei 20 minuti successivi allo spegnimento: per questo è possibile spegnerli in anticipo e sfruttare il calore residuo per terminare la cottura (questo vale anche con le pentole tradizionali per cucinare zuppe e risotti, purché rimangano coperti dopo aver spento il fornello). Infine: non aprire il forno mentre il cibo sta cuocendo poiché si disperde il 20% del calore ogni volta.

7. Riscaldare gli avanzi. Se vogliamo consumare gli avanzi di cibo conservati nel frigorifero, meglio tirarli fuori almeno un'ora prima. In questo modo non saranno eccessivamente freddi quando verranno riscaldati e potremo risparmiare un po' di energia. Se nel frattempo stiamo cucinando qualcos'altro, potremmo poggiare il piatto con il cibo da riscaldare sopra la pentola che sta già sul fornello, evitando quindi di usare il microonde o di accendere un altro fuoco.

8. Quando possibile, ricorrere alla cottura a vapore o alla vasocottura. Attuabile anche nel microonde, in cestelli sovrapposti, la cottura a vapore aiuta a ridurre i consumi e cucinare pietanze salutari. Bisogna solo posizionare gli alimenti che richiedono tempi più lunghi nello strato inferiore e via via, salendo, quelli che necessitano di tempi o temperature inferiori.  Altro sistema è la vasocottura, tecnica antichissima già utilizzata negli ultimi anni da tanti chef e blogger, che prevede l’inserimento di tutti gli ingredienti crudi in un barattolo, compresi condimenti in piccole quantità, e la successiva immersione in acqua calda per la cottura. Si può, ad esempio, sfruttare il ciclo di lavaggio della lavastoviglie, assicurandosi che le temperature raggiunte siano idonee alla corretta preparazione delle ricette scelte.

Ecco il menù senza cottura della food blogger Eva D'Antonio

1. Insalata di tonno sott'olio con emulsione di limone e yogurt

Ingredienti per 2 persone: 1 scatoletta di tonno sott’olio da 160 g (pari a circa 100 grammo di tonno), 1 pezzetto di sedano, 30 g di rucola, 12 g gambo di cipollotto fresco, 20 g di Cipolla Tropea, 1 carota piccola (circa 50 g), scorza di mezzo di limone, poco succo di limone (circa 1 cucchiaio), 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva, 4 cucchiaini di yogurt bianco, erba cipollina qb, barba di finocchio qb, sale qb

Costo: euro 3,20 per 2 persone

Procedimento: lavare il sedano, togliere i filamenti e tagliarlo a fettine sottili con un coltello affilato. In una ciotola, unire l’olio al limone ed emulsionare con una forchetta, mescolando per circa 20 secondi (è possibile aggiungere mezzo cucchiaino di miele per ottenere un sapore agrodolce). Sbriciolare il tonno in scatola in una ciotola e unire l’emulsione di olio e limone, lasciandone da parte poco meno della metà. Mescolare e far riposare per 10 minuti. Aggiungere la cipolla di Tropea tagliata a pezzetti ed il gambo di cipollotto tagliato a fettine sottili, mescolando con un cucchiaio. In una ciotola a parte, versiamo lo yogurt e la parte restante di emulsione di olio e limone, aggiungere un eventuale pizzico di sale e l’erba cipollina a piacere. Mescolare con un cucchiaino fino ad amalgamare il tutto. Prendere due piatti e realizzare una base di rucola, lasciandone qualche foglia per la decorazione, versare poi metà del tonno in ogni piatto. Unire a filo lo yogurt emulsionato, decorare con qualche foglia di rucola, la barba del finocchio precedentemente lavata ed asciugata, e la scorza di limone. Pelare la carota, tagliarla sottile per formare delle roselline e decorare il piatto. Infine, aggiungere la scorza di limone grattugiato.

2. Crostini con mousse di tonno, ceci al sapore d'arancia

Ingredienti per 10 crostini: 120g di tonno sott’olio, 10 crostini integrali, 1 barattolo di ceci, ½ spicchio di aglio, 7/8 pomodorini, scorza di 1 arancia piccola, barba di finocchio qb, 2 cucchiai di olio extravergine d’oliva, 4/5 foglie di insalata iceberg, succo di limone (circa 1 cucchiaio), pizzico di pepe, origano qb, sale qb

Costo: euro 4 per 2 persone

Procedimento: Lavare le foglie di insalata iceberg e lasciare asciugare completamente, eventualmente tamponando con carta assorbente. Scolare i ceci dal liquido di governo e sciacquarli sotto l’acqua. Versarli in un contenitore alto e poi unire 120 g di tonno con il suo olio, il succo di limone, mezzo spicchio di aglio grattugiato (togliendo l’anima), un pizzico di pepe. Ridurre in purea con un mixer ad immersione. Lavare i pomodorini e tagliarli in 4, regolare di sale ed unire un cucchiaio di olio, una spolverata di origano e sale qb. Mescolare e lasciare riposare. Spalmare la crema di ceci e tonno su crostini con l’aiuto del dorso del cucchiaio. Unire 2 pezzetti di pomodoro e dei trancetti di tonno sminuzzati. Lavare ed asciugare un’arancia piccola, grattugiare la scorza direttamente sopra i crostini. Realizzare una base di insalata sul piatto, adagiare sopra i crostini, decorare con i pomodorini restanti e servire subito.

3. Polpette di tonno e ricotta con rucola e limone

Ingredienti per 2 persone (6 polpettine): 60 g di tonno sott’olio sgocciolato, 20 g rucola, 16 g nocciole, 100 g ricotta cremosa, 1 cucchiaio di parmigiano, pepe qb, succo di limone per rucola, scorza di limone, pepe rosa in grani qb, sale qb.

Costo: euro 4 € per 2 persone

Procedimento: Versare in una ciotola la ricotta, il parmigiano ed il tonno in scatola ben sgocciolato e leggermente sbriciolato. Mescolare, regolando eventualmente con un pizzico di sale. Inumidire le mani e formare delle polpettine poco più piccole di una noce. Lasciarle coperte a riposare in frigo. Nel frattempo, lavare ed asciugare bene la rucola, posizionarla su un tagliere e sminuzzarla finissima con un coltello. Aggiungere il succo di limone e mescolare. Tritare nocciole al coltello e i grandi di pepe al mortaio e unirli al composto. Versare tutto in un piatto grande e aggiungere la scorza di limone precedentemente lavata ed asciugata (solo la parte gialla), mescolare con le mani. Far rotolare le polpettine nel piatto, facendo aderire più possibile gli ingredienti (se avanzano, si possono utilizzare per un’insalata, o utilizzarli per guarnire le polpette e il piatto. Servire.

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