La forza dell'unione, le priorità dell'Usb al terzo congresso confederale di Montesilvano

Domenica 20 Novembre 2022 di Paolo Vercesi
Il congresso confederale Usb a Montesilvano

Concluso all’hotel Adriatico di Montesilvano (Pescara) il terzo congresso confederale dell’Unione sindacale di base cui hanno partecipato 520 delegati da tutte le regioni italiane in rappresentanza del pubblico impiego, del settore privato e del sociale. Forte l’appello all’unità sindacale lanciato da Paolo Leonardi, membro dell’esecutivo Usb, tema non a caso rilanciato nel titolo del congresso, “La forza dell’unione: solo le lotte possono produrre il cambiamento”. «Rilanciare la confederalità, uscendo da sindacati di base chiusi, entrare nelle vicende di lavoro ed aprire una funzione strategica più ampia, che sia in grado di assumere un ruolo politico» ha commentato proprio Leonardi, elencando gli obiettivi prioritari che l’Usb intende perseguire. Ed ancora: «Rivedere il ruolo della classe operaia per il Paese e difesa del pubblico contro le privatizzazioni». Sforzo che l’Usb dovrà compiere non senza una riorganizzazione delle strutture interne, ha sottolineato, a fronte di un movimento che «ha registrato una crescita impetuosa».
L’Usb è nata nel 2010 dalla fusione di Rdb (Rappresentanze sindacali di base) e SdL (Sindacato dei lavoratori), due storiche sigle del sindacalismo indipendente. Negli anni sono nati come organismi confederati Asia, il sindacato degli inquilini e degli affittuari; il Cestes, Centro studi per le trasformazioni economiche e sociali; la Federazione del Sociale, impegnata nei temi trasversali come precariato e migranti; Slang, il sindacato dei lavoratori di nuova generazione; e da ultimo Abaco, l’associazione di base dei consumatori. Con Rete Iside Onlus l’Unione di base è impegnata nei temi che riguardano la sicurezza sul lavoro: non a caso dal salone dell'Hotel Adriatico di Montesilvano è stata evidenziata la proposta del disegno di legge per l’istituzione del reato di omicidio sul lavoro.
L’appello alla forza dell’unione fatica tuttavia a trovare ascolto dalle sigle confederali. «Abbiamo più di un nemico: i padroni, i governi e Cgil, Cisl e Uil che temono la nostra crescita e tendono a chiuderci le porte» ha spiegato ancora Leonardi, pronto a marcare la differenza di vedute e di azione. 
«La precarietà dei lavoratori invisibili sta facendo la differenza: loro non incontrano mai il sindacato e siamo noi ad andare loro incontro. Tanti si rivolgono a noi quando sono ormai all’ultima spiaggia e sono più disponibili al conflitto perchè non hanno più nulla da perdere» ha aggiunto. «Pensiamo agli stagionali: se va in porto il pensionamento sulla base dei contributi versati, chi lavora tre mesi l’anno cosa potrà ottenere?». Idee chiare, in casa Usb, anche sul reddito di cittadinanza: «Siamo favorevoli a questo strumento che è fondamentale soprattutto nel Sud ed è certamente migliorabile. Come pure ci battiamo per il salario minimo legale: finchè ci saranno salari bassi non c’è possibilità di rilanciare l’occupazione» ha commentato il sindacalista, non nascondendo il timore overo il rischio di rivolte sociali se verranno a mancare sostegni concreti alle fasce sociali più deboli, «tanto più se verrà portata avanti l’autonomia differenziata».
Durante l’assemblea congressuale sono stati rinnovati gli organismi direttivi del sindacato ed è stato fatto il punto sulle iniziative in vista dello sciopero generale nazionale proclamato dal sindacalismo di base per il 2 dicembre, e della manifestazione nazionale che si terrà a Roma sabato 3 dicembre.

Ultimo aggiornamento: 30 Marzo, 14:30 © RIPRODUZIONE RISERVATA