Torna dalla scuola, stuprata da tre stranieri a 16 anni

Venerdì 1 Luglio 2022 di Manlio Biancone
Torna dalla scuola, stuprata da tre stranieri a 16 anni

Violenza sessuale su una minore: ieri mattina davanti ai giudici del collegio del Tribunale di Avezzano, sono comparsi i primi testimoni per raccontare la brutta vicenda che vede coinvolta una ragazza marsicana, all'epoca sedicenne, che è stata costretta a subire uno stupro da tre marocchini nei pressi della stazione ferroviaria di Avezzano.


«Dovevo andare a casa dopo la scuola, ma una volta arrivata nei pressi della stazione sono stata fermata da alcuni stranieri...

Erano in tre e mi hanno violentata». Questo in estrema sintesi il drammatico racconto fatto alla polizia, all'epoca, da una studentessa di 16 anni. La locale Procura aprì un'inchiesta, ipotizzando la violenza sessuale di gruppo, e la Squadra mobile dell'Aquila cercò tracce degli abusi dove la giovane sostenne di essere stata violentata dal branco e dopo le indagini il Pm Lara Seccacini, rinviò a giudizio due dei tre giovani stranieri responsabili dello stupro.


Ieri mattina in Tribunale sono stati sentiti l'ex fidanzato e la madre che hanno ammesso che la ragazza raccontò loro di essere stata violentata da tre marocchini dopo essere stata portata con inganno in un luogo appartato. L'agente della Mobile invece ha illustrato le modalità delle indagini e gli indizi raccolti relativi alla violenza sessuale subita dalla minore. Una vicenda su cui vige riserbo ma dopo il rinvio a giudizio, da parte del Gip Maria Proia molti aspetti sono venuti alla luce.

La violenza sarebbe avvenuta grazie a un inganno: in tre avrebbero convinto la ragazzina a seguirli sul retro di un bar, in un vicolo buio, perché dovevano consegnarle qualcosa di importante. Ma una volta raggiunto il luogo due avrebbero abusato di lei mentre un complice faceva da palo. I due sono finiti sotto processo anche per minacce nei confronti della ragazza perché le avevano intimato di non raccontare a nessuno dello stupro altrimenti si sarebbero vendicati.

Lei non ha ceduto alle minacce e ha denunciato l'accaduto alla polizia.
I fatti risalgono alla fine del 2017 quando la ragazza di Avezzano aveva 16 anni, nonostante le minacce di morte, ha trovato il coraggio di raccontare tutto ai suoi genitori e ciò ha permesso agli investigatori di individuare i suoi presunti violentatori, di 26 e 28 anni. Due marocchini ora sono sotto processo accusati di violenza sessuale e violenza privata. Il terzo giovane non è stato più identificato dagli investigatori. I due magrebini, assistiti dagli avvocati Luca Motta e Francesco Olivieri, si sono sempre difesi sostenendo di conoscere la ragazza ma di non aver mai abusato di lei. Insomma la ragazza si sarebbe inventato tutto «solo per fare ingelosire il fidanzato».
 

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