Tromba d'aria scoperchia palazzo di tre piani: famiglia sfollata

Giovedì 28 Luglio 2022 di Alessandro Misson
Tromba d'aria scoperchia palazzo di tre piani: famiglia sfollata

Una tromba d’aria, ieri pomeriggio alle 14 si è abbattuta  a Teramo su San Nicolò con vento forte, pioggia e grandine grande come pietre. Il maltempo ha scoperchiato il tetto di un palazzo di 3 piani abitato da 7 famiglie al numero 114 di via Galilei. Le lastre di legno, plastica e isolante della copertura e un comignolo in ferro e laterizi sono stati letteralmente schiodati dalle travi in cemento, precipitando 15 metri più in basso, sulla retrostante via Michelangelo.

Un'auto in sosta davanti ai garage è stata sfondata e, appena una decina di metri più in là, altre tre auto sono state danneggiate.

 

Sul posto sono intervenuti Polizia Locale e Vigili del Fuoco con autogru e mezzi di soccorso. Dopo aver transennato via Michelangelo è iniziata la messa in sicurezza del tetto e la rimozione dei detriti pericolanti. Al termine, presente anche il sindaco D’Alberto con il delegato alla protezione civile Cavallari, le autorità hanno emesso un’ordinanza di sgombero dei due appartamenti del sottotetto. Uno disabitato, l’altro di proprietà di una famiglia di origini romane che da 30 anni vive a Teramo, i Genovese: il 58enne Ugo, il padre Vitantonio di 88 anni, la madre Renata di 83 e il loro pastore abruzzese da ieri pomeriggio sono sfollati. Per ora hanno accettato l’ospitalità di amici, ma il Comune ha dato disponibilità alla sistemazione alberghiera fino a quando sarà sistemato il tetto.

«In un colpo solo ho perso casa e auto - dice rassegnato Ugo Genovese, proprietario anche della Combo rossa sfondata in via Michelangelo - Speriamo di rientrare presto. Temo che la casa si rovini con le infiltrazioni: mancano dieci metri di soffitto. Abbiamo visto i pannelli sollevati dalla folata di vento, la canna fumaria in pezzi sopra le nostre teste e i tubi della caldaia trascinati dal balcone».  Corrado Peracchia è testimone oculare: «Sentivo i vetri della scalinata andare in frantumi per la grandine. Mi sono affacciato dalla parte opposta e ho visto il tetto precipitare. Sono sotto shock». I pannelli di copertura sono ancora lì, sul tetto di una Skoda. Danneggiata anche una Mercedes e un Crossland, tutte auto di residenti di via Michelangelo. «Fa rabbia - commenta amaro Francesco Goffredo, altro inquilino della palazzina verde di via Galilei - Sei anni fa abbiamo ristrutturato il palazzo e rifatto il tetto a caro prezzo. La nostra è l’unica palazzina danneggiata in tutta San Nicolò. Ha resistito agli anni e a due terremoti. Com’è possibile che il tetto nuovo sia volato via così?».

La Polizia Locale intanto annota anche l’amministrazione del condominio, visto che saranno i privati a farsi carico della rimozione delle macerie e della pulizia dei detriti. Al resto penserà la TeAm. Nel Teramano si sono registrati altri disagi connessi al maltempo. Ieri notte una frana a Piane del Fiume di Isola del Gran Sasso ha causato lo scivolamento di terra, massi e detriti nel canalone di Fossacesia, una delle captazioni del Ruzzo. Lo smottamento ha interessato anche la strada comunale, con 12 persone bloccate in macchina a monte della frana, poi liberate dai Vigili del Fuoco. Nel quartiere teramano della Gammarana, durante i prelievi di ieri, la Asl ha trovato tracce di torbidità e ha interdetto l'uso dell'acqua potabile. 

Ultimo aggiornamento: 17:20 © RIPRODUZIONE RISERVATA