Lo attende sotto casa e spara tre colpi contro l'amico di tante battute di caccia: G. M., 25 anni, è stato arrestato dalla polizia per tentato omicidio. Mancano ancora alcuni particolari per ricostruire con precisione il litigio finito nel sangue tra un 25enne e un 24enne, molto amici, avvenuto la scorsa notte che ha sfiorato la tragedia. Il 25enne, per motivi legati alla sfera personale, ha preso un fucile da caccia, detenuto legalmente, e ha sparato in direzione dell’altro tre colpi. Due deviati, il terzo lo ha colpito un piede. Tutto è successo nella frazione di Fontanelle di Atri, in provincia di Teramo.
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Per l’aggredito è stato necessario il trasporto in ospedale. Oggi dovrebbe essere sottoposto ad un intervento chirurgico. L’aggressore, invece, dopo l’episodio si è dato alla fuga, mentre altri soccorrevano il ferito richiamati dal colpo da fuoco, ma poco più tardi spontaneamente si è presentato negli uffici del Commissariato di Atri dov’è stato fermato con l’accusa di tentato omicidio. «Sono stato io a sparare, non so cosa mi è preso, sono pentito» ha detto G. M. ai poliziotti che lo stavano cercando.
L'’ipotesi di reato al vaglio del pubblico ministero di turno Davide Rosati. Molti sono gli aspetti che polizia e carabinieri congiuntamente in queste ore stanno approfondendo, a partire proprio dalla dinamica di quel litigio e dal motivo. La lite tra i due è avvenuta in piazza poco prima per questioni legate alle loro sfere personali. Una discussione dai toni accessi che ha fatto perdere il lume della ragione al 25enne: la sera ha maturato la vendetta, è corso a casa, ha imbracciato il fucile e ha atteso l'amico sotto la sua casa, chiuso in auto.