Abusi su quattro giovani allieve, continuano le indagini sul professore di musica arrestato

Giovedì 10 Febbraio 2022 di Teodora Poeta
Il vice questore della Polizia, Roberta Cicchetti. Abusi su quattro giovani allieve, continuano le indagini sul professore di musica arrestato

Era il docente di musica privato delle loro figlie, colui del quale si erano fidati per affidargli le loro bambine nelle ore di lezioni pomeridiane in cui avrebbero dovuto imparare ad amare e apprezzare la musica, ma mai avrebbero sospettato che quell’uomo in realtà abusava delle sue piccole allieve. Si è scoperto solo adesso che dallo scorso 28 gennaio si trova agli arresti domiciliari, su esecuzione di un’ordinanza di misura cautelare richiesta dalla pm Francesca Zani e accolta dal gip, un docente di musica di 62 anni di Teramo, incensurato e conosciuto in città.

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IL REATO L’ipotesi d’accusa che gli viene contestata è quella di violenza sessuale aggravata dalla minore età delle presunte vittime infra quattordicenni. Sono stati gli investigatori della Squadra mobile della Questura, diretti dalla vice questore aggiunto Roberta Cicchetti, a coordinare l’intera indagine su delega della Procura. Le delicate indagini sono iniziate a marzo dello scorso anno e hanno permesso di accertare che l’uomo, nel corso delle lezioni private, avrebbe costretto sistematicamente alcune sue giovanissime allieve - tutte bambine sotto i 14 anni - a subire atti sessuali. Sarebbero almeno tre o quattro le minorenni abusate più volte dal loro insegnante di musica privato. Sono stati gli stessi inquirenti a voler sottolineare un aspetto di questa vicenda che riguarda proprio il fatto che le ragazzine, così come già emerso in questa prima fase, in qualche occasione fossero anche riuscite a manifestare al loro insegnante, anche con atteggiamenti espliciti, la loro disapprovazione nei confronti di quegli innaturali approcci fisici, ma lui avrebbe comunque perseverato.

Nello specifico non si tratta di violenze carnali, ma di palpeggiamenti e, lo ribadiamo, le bambine avevano provato con i mezzi a loro disposizione ad opporsi perché avevano compreso che l’insegnante non doveva toccarle, né tanto meno sfiorarle.

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LA DENUNCIA Eppure lui ha continuato, «approfittando dell’ingenua attitudine a fidarsi delle professionalità del maestro», scrivono gli investigatori. A far scattare l’inchiesta è stata la denuncia di alcuni genitori dopo il racconto delle figlie, ma non tutte hanno avuto la forza di parlare. Alle altre allieve del docente privato di musica sono riusciti ad arrivarci, con grande sensibilità e un lavoro meticoloso, proprio gli uomini della Squadra mobile che hanno scoperto ciò che in realtà non avrebbero voluto. Dopo l’arresto ai domiciliari, in fase di interrogatorio di garanzia, il 62enne si è avvalso della facoltà di non rispondere assistito dall’avvocato Tommaso Navarra. Appena apparsa sui social, intanto, la notizia ha suscitato subito clamore e tutti chiedono che vengano pubblicate le generalità dell’uomo, ma in questi casi la riservatezza non è per tutelare l’indagato, ma per preservare le minori, che adesso dovranno recuperare la loro serenità per quanto possibile e continuare a vivere la propria vita. Non è escluso che in fase di indagini la pm voglia ascoltarle con un incidente probatorio alla presenza di figure esperte proprio per cristallizzare le prove da utilizzare in un futuro ed eventuale processo, cosa che non è stata ancora fatta. Anche perché adesso bisognerà ricostruire con chiarezza le dinamiche di queste presunte violenze sessuali e scandirne tutti i momenti.
 

Ultimo aggiornamento: 14:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA