Un fiotto di acqua bollente. Un urlo e poi, la corsa verso il Pronto Soccorso con le mani scottate e tanta paura. Tutto è accaduto l’altro giorno ad uno degli scolari ospitati nei container sistemati nella piazza d’armi dell’ex caserma Cesare Battisti. Dopo aver chiesto il permesso per andare al bagno, il giovane alunno ha aperto il rubinetto dell’acqua per lavarsi le mani. Dal dispositivo è uscito un getto d’acqua così bollente da ustionare le mani dell' allievo che, spaventato, ha iniziato a piangere e a chiedere aiuto. Così, la corsa verso l’ospedale dove il piccolo è stato soccorso e medicato. Immediatamente la notizia è stata riportata in Comune con la richiesta di un idraulico che potesse sistemare il boiler. Sono passati alcuni giorni ma, ad oggi, l’unica soluzione adottata, è stata quella di chiudere l’acqua calda. Così, nel bagno della “scuola”, c’è solo l’acqua fredda non senza il disappunto di alcuni genitori.
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