Santo avvolto dai serpenti, torna la processione a Cocullo. Con la mascherina

Giovedì 28 Aprile 2022 di Patrizio Iavarone
Santo avvolto dai serpenti, torna la processione a Cocullo. Con la mascherina


Non c'è il potere anti Covid tra i tanti poteri taumaturgici attribuiti a San Domenico Abate, nonostante il lungo curriculum antiofidico e antitepestario.

Così per due anni anche il monaco benedettino, vissuto a cavallo tra il decimo e l'undicesimo secolo, ha dovuto fare a meno dei riti in suo onore. Finito lo stato di emergenza, almeno sulla carta, così, torna sabato e domenica a Cocullo una delle tradizioni più amate e frequentate, capace di attrarre turisti, curiosi, antropologi, scienziati e studiosi da tutto il mondo.

Sarà che la parata di serpenti, ereditati da un antico culto della Dea Angizia, lungo le strade e sulla statua del santo in processione, rappresenta un unicum nel quale tradizione pagana e cristiana, superstizioni e credenze, si sovrappongono e confondono, dando all'evento un fascino particolare.


La pandemia, però, non è finita e l'edizione del ritorno della Festa dei serpari, sarà comunque regolata da alcune limitazioni: mascherina obbligatoria anche all'aperto, annullamento di tutti gli eventi al chiuso (attività didattiche, convegni, etc) e, ovviamente, divieto di praticare il rito della campana, quello cioè in cui i fedeli entrano in chiesa e suonano la campana del santo con i denti (uno dei poteri taumaturgici del santo è quello contro il mal di denti): non proprio una pratica consigliata per evitare il Covid.

Il cammino verso i festeggiamenti del santo, però, partiranno già sabato con un gruppo di pellegrini (provenienti da tutta Italia) che alle 9 partirà da Villalago (paese che nei fatti fondò proprio San Domenico) per percorrere 22 chilometri, passando per Castrovalva, le sorgenti del Cavuto e Anversa, fino a Cocullo dove ci sarà la cippatura dei cervoni, ovvero l'identificazione e microchippatura dei serpenti (i cervoni appunto) che il giorno successivo saranno protagonisti lungo le vie e la piazza del paese. Un rapporto di estremo rispetto quello tra i serpari e i serpenti che, catturati tre settimane fa, saranno reimmessi in natura, negli stessi punti nei quali sono stati catturati, già lunedì prossimo.


Tant'è che la Festa di San Domenico è l'unica che la comunità scientifica e gli ambientalisti autorizzano all'uso di animali e che anzi viene sfruttata dagli erpetologi per studiare il comportamento dei rettili (quest'anno è stato catturato un serpente che partecipò alla festa di San Domenico otto anni fa). Attese migliaia di persone, con Trenitalia che metterà a disposizione corse e fermate straordinarie da Roma, Avezzano, Sulmona e Pescara.
 

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