Sandra Milo e l’Abruzzo: un rapporto intenso.
OCCASIONI
In quelle occasioni non rifiutava mai una foto ricordo «regalando - come ricorda l’ex sindaco roccolano, Adamo Carulli - a ciascuno una parola dolce e un sorriso». Una vita da romanzo quella dell’attrice toscana che per un lungo periodo si è ritirata per dedicarsi alla famiglia, salvo poi tornare sulle scene più forte e magnetica di prima. Da sempre legata all’Abruzzo, negli ultimi anni era ospite fissa di appuntamenti culturali. Come nel 2016, quando fu madrina al museo Barbella di Chieti e poi al museo Michetti di Francavilla al Mare della mostra personale dell’amico mosaicista teatino Antonello Favata.
Ed è lo stesso artista a ricordare commosso la grande attrice. «Una donna - dice emozionato Antonello Favata - dalla sensibilità unica e che mostrava un enorme rispetto per la creatività del prossimo. Ricordo la sua grande umanità e umiltà d’animo. Non posso dimenticare i suoi elogi ai miei mosaici. Era affascinata dalla tecnica mediante l’utilizzo di frammenti di materiali che poi andavano a comporre l’opera. Ci siamo conosciuti a una mia mostra a Roma. In quella occasione - racconta Favata - acquistò due lavori e poi da lì siamo rimasti in contatto ed è stato un grande orgoglio - prosegue Favata - averla avuta come madrina delle mie mostre in Abruzzo. Sono stato a trovarla diverse volte anche a casa per parlare di progetti e per lungo tempo ci siamo sentiti regolarmente al telefono».
A ricordarla c’è anche Davide Cavuti, direttore del “Centro Studi Nazionale Cicognini” e regista del film “Un marziano di nome Ennio” su Ennio Flaiano, sceneggiatore di molti film di Fellini, in due dei quali Sandro Milo fu protagonista.
CINEMA
«Una grandissima attrice - spiega Cavuti - che ha segnato la storia del cinema italiano, diretta dai più importanti registi italiani. Ricordo in particolar modo le sue interpretazioni nel film “8 e 1/2”, sceneggiato da Ennio Flaiano, e diretto da Fellini che la scelse per il ruolo di Carla dopo aver fatto numerosi provini in tutto il mondo, come lei stessa raccontava. Con Fellini - aggiunge Cavuti - girò anche “Giulietta degli spiriti” l’ultimo film che vide la collaborazione tra Flaiano e il regista di Rimini. Per entrambi vinse il “Nastro d’argento”. È stata spesso in vacanza a Francavilla al Mare, sede del Centro Studi Nazionale Cicognini, come molti altri grandi personaggi del mondo del cinema tra cui la regista Lina Wertmüller. È una grave perdita per il cinema italiano».