È morto dopo una partita di Padel, stroncato da un infarto.
Renzetti, di Pescara, lavorava come addetto ai telefoni della Asl, era stato assunto da poco dopo aver svolto per molti anni l'attività di agente di commercio. Progettava di andare a vivere con la compagna Marzia e insieme stavano allestendo una nuova casa. Era pazzo di sua figlia Chiara che perde il papà a soli dieci anni.
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L'operatore del 118 Pierluigi Parisi era uno degli amici più cari dello scomparso e lo ricorda con commozione: «Ruggero aveva sempre lottato contro le avversità della vita senza perdere mai solarità che lo contraddistingueva. Ultimamente aveva trovato una meritata stabilità su tutti i fronti ma la sorte è stata beffarda fino alla fine con lui. Sono stato uno degli ultimi a sentirlo, mi ha chiamato dopo il padel dicendomi che avvertiva dolori al petto, al braccio e alla schiena, l'ho invitato ad andare subito in ospedale e così ha fatto. Insieme ai familiari ho atteso per ore notizie positive che non sono purtroppo arrivate». Ruggero Renzetti lascia anche la sorella Lara. I funerali oggi alle 10 nella basilica della Madonna dei Sette Dolori.