Malore dopo la nuotata al mare: Angelo muore davanti agli amici

Lunedì 7 Giugno 2021 di Tito Di Persio
Angelo De Ruva Malore dopo la nuotata al mare: Angelo muore davanti agli amici

 Tragica domenica di mare a Roseto: un uomo di 60anni è morto sulla battigia e un 63enne ha rischiato di perdere la vita per annegamento. Il 60enne Angelo De Ruvo voleva passare una bella giornata di mare e stare un po’ di tempo con il cugino che ha una bancarella per il mercatino sul lungomare di Roseto,  quando ieri pomeriggio ale 16,40 ha perso la vita sul bagnasciuga del Lido la Lucciola. Angelo, che abitava a Teramo, era arrivato in tarda mattinata insieme ad alcuni amici e parenti in spiaggia. Poi verso le 16 circa dice agli amici che sentiva caldo e che aveva bisogno di farsi una nuotata. Purtroppo, al ritorno della breve nuotata e a pochi metri della riva, quando l’acqua gli toccava appena sotto le ginocchia, si è accasciato. Il bagnino lo ha subito notato e insieme ad alcuni bagnanti lo hanno tirato fuori dall’acqua ed ha iniziato a fare tutte le manovre rianimatorie. Nel frattempo sono stati allertati i soccorsi. Sul posto è intervenuta un’ambulanza medicalizzate, i sanitari hanno cercato di rianimarlo utilizzando il defibrillatore, pallone Ambu e l’iniezione intracardiaca di adrenalina.

Purtroppo tutti gli sforzi sono risultati vani. L’uomo sarebbe morto per un arresto cardiaco, molto probabilmente dovuto a problemi cardiaci preesistenti. Sul luogo, per tutti gli accertamenti del caso è intervenuta anche la Capitaneria di porto e i carabinieri della locale stazione. Il pm Stefano Giovagnoni, dopo l’ispezione cadaverica, ha restituzione della salma. Angelo lascia la ex moglie, un figlio di 30 anni e il compagno Roberto.

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Poco prima, verso le 11, un rosetano di 63 anni, nei pressi del pontile, sul lungomare Trieste, forse a causa dell’afa, si è tuffato in acqua vestito. Molto probabilmente a causa di una congestione, l’uomo ha iniziato ad annaspare, dall’acqua si sentiva gridare: «Aiuto, aiuto». Un bagnino si è subito buttato in acqua e anche in questo caso, con l’aiuto di alcune persone, ha riportato il 63enne a riva. Sul posto è arrivata immediatamente un’ambulanza del 118. «Il signore era morto», raccontano alcuni presenti. «I sanitari hanno fatto un miracolo», dicono sempre loro. Si perché, l’uomo ha ripreso conoscenza dopo 20 minuti di massaggio cardiaco, respirazione con il pallone Ambu, defibrillatore e l’iniziane di adrenalina. Appena stabilizzato è stato trasportato, in gravissime condizioni all’ospedale di Giulianova. In serata le sue condizioni di salute pare siano leggermente migliorate.
 

Ultimo aggiornamento: 07:58 © RIPRODUZIONE RISERVATA