La neve intorno, a richiamare il dramma di due anni fa, il pianto dei familiari delle vittime che, guardando il volto dei loro cari impresso in foto sul totem dell'Hotel Rigopiano, promettono giustizia, attendendo con ansia che la magistratura trovi i colpevoli per quanto accaduto. Una scena forse troppo forte per un rappresentante delle istituzioni, che si è avvicinato al ministro dell'Interno Matteo Salvini ammettendo commosso: «Abbiamo sbagliato nei soccorsi, abbiamo avuto un black-out». Un'ammissione forte, testimoniata dal portavoce del Comitato vittime di Rigopiano Gianluca Tanda: «Non voglio fare nomi - sottolinea -, ma l'hanno ammesso per la prima volta e non a me, ma al ministro!». È questo uno squarcio di luce che dirada la nebbia nelle coscienze, che si è aperto ieri in occasione del secondo anniversario della caduta della valanga da 120 mila tonnellate che ha ucciso i 29 ospiti del resort.
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