«Serve un albergo? Guardate su booking.com».
La comitiva di Fiuggi che l’altro ieri tramite l’Urban Box avrebbe voluto prenotare alloggio, servizi ed escursioni a Pescara nel periodo della festa di Sant’Andrea a fine luglio dovrà arrangiarsi, con buona pace della promozione turistica annunciata a parole dall’assessore Alfredo Cremonese (contestato anche dai commercianti per la mancata Notte bianca dei saldi). Carenze di cui si è reso conto l’Emp, Ente manifestazioni pescaresi, il cui presidente Valter Meale annuncia due assunzioni per lunedì. "Avremo due figure specializzate con laurea breve e conoscenza almeno di una lingua straniera" ha detto Meale.
L’ESPERTA
L'accoglienza turistica non si improvvisa e non può essere relegata a mera diffusione di materiale informativo. Né è convinta Stefania Marcone che a Sulmona, con una decina di soci, anima da 25 anni la cooperativa che gestisce i servizi turistici del Comune e che dal 2015 si è vista riconoscere dalla Regione Abruzzo il marchio e il ruolo di Iat, dopo la chiusura dei punti di informazione e accoglienza turistica regionali. E' lei a spiegare in cosa e dove ha sbagliato il Comune di Pescara per l'Urban box. «I cambiamenti legati al modo di viaggiare e alle nuove esigenze dei turisti, così come le sfide che il post pandemia ha portato con sé, impongono una visione strategica e nuove forme di organizzazione per le quali la funzione degli uffici di accoglienza turistica è imprescindibile. Dare risposte corrette in termini di qualità e quantità alle richieste che si ricevono è solo una parte del nostro lavoro di front-office - racconta Stefania Marcone -. Quando un turista entra nel nostro ufficio a Sulmona non trova sugli scaffali un’esposizione indistinta di materiali. Sul bancone in legno e marmo dell’ex farmacia del meraviglioso complesso dell’Annunziata teniamo brochure su mostre, festival e concerti in corso - aggiunge Marcone che è anche guida turistica - mentre tutto il materiale divulgativo, descrittivo e di approfondimento viene consegnato direttamente dagli operatori in base agli interessi del turista. Ci piace guardare negli occhi le persone, parlare con loro il tempo necessario per capire esigenze e gusti, senza ridondanze ma comunque entrando in empatia con chi viene a visitarci». Quello di Sulmona non è solo un front-office di accoglienza ed informazione turistica. «Da tempo con i colleghi promuoviamo visite guidate in Abruzzo, grazie alla rete di colleghi della regione, tour personalizzati, noleggio Mtb ed e-bike, laboratori e visite didattiche - conclude Stefania Marcone - e siamo noi a scrivere i contenuti dei materiali divulgativi. Abbiamo realizzato anche i testi per le nostre audioguide, tradotte in cinque lingue». Investire per il turismo è anche questo. Non basta una bella vetrina.