Controlli anti contraffazione, blitz in un deposito a Roma e in due negozi in provincia di Pescara: sequestrati 317mila giocattoli non sicuri

Lunedì 23 Gennaio 2023
Controlli anti contraffazione, sequestrati 317mila giocattoli in un deposito a Roma e in due negozi in provincia di Pescara

Sequestrati oltre 317mila giocattoli contraffatti  “made in China”. L'operazione della Finanza si è svolta tra Pescara e Roma. Giocattoli non sicuri, arrivati sugli scaffali di due negozi del Pescarese da un deposito romano di prodotti cinesi, risultati contraffatti e venduti all’ingrosso.

Il risultato fa parte del piano d’azione “Stop Fake”: si tratta indagini su frodi in commercio e le violazioni al Codice del consumo in materia di sicurezza prodotti, marcatura CE e prescrizioni d’uso.

Al culmine di un'attività d'indagine, i finanzieri hanno effettuato, in contemporanea, un doppio accesso: negli esercizi commerciali pescaresi e nel  magazzino capitolino di giacenza dei giocattoli di manifattura cinese. Complessivamente sono stati trovati in vendita oltre 317mila articoli dal valore di più di 300mila euro con falsa marcatura CE, privi delle istruzioni, prescrizioni e destinazioni d’uso in lingua italiana, sottoposti subito a sequestro. Contro il fornitore cinese poi, è scattata la denuncia all’Autorità giudiziaria romana per frode in commercio, mentre ai dettaglianti sono state comminate sanzioni amministrative che possono arrivare, complessivamente, a 20mila euro.

«L’intervento ha acceso i riflettori sulla rete imprenditoriale, quella della produzione/distribuzione, ovvero import-export dalla Cina, in cui, in genere, se l’importazione è legale, su 100 prodotti che arrivano, 8 sono cinesi. Se, invece, l’importazione è illegale, quasi la metà degli articoli è made in China. In totale, l’80% di tutti i prodotti falsi, vietati o pericolosi che entrano in Italia, legalmente o meno, provengono proprio dal Paese sinico - dice una nota della Finanza - Un forte campanello d’allarme riguarda i giocattoli, perché spesso vengono fabbricati con sostanze chimiche dannose per la salute dei più piccoli, tra cui: cromo nelle vernici, altamente tossico, se ingerito, e irritante per mucose e occhi; ftalati nella plastica in concentrazioni superiori allo 0,1%, lesivi per reni e fegato, se a contatto con la saliva. Ma anche cadmio (materiale tipico delle macchinine), piombo e antimonio. Senza contare che un altro importante rischio, specie per i bambini al di sotto dei tre anni, è rappresentato dagli oggetti ludici causa di soffocamento e asfissia, per la possibilità che alcune piccole parti si stacchino e vengano ingoiate».

Il colonnello Antonio Caputo, comandante della Guardia di finanza di Pescara, dice: «È così che la contraffazione pervade, danneggiandola, l’economia legale -. Come tutelarsi allora contro gli incauti acquisti? Occhio, prima di tutto, al prezzo. Se troppo basso, non è certamente sinonimo di convenienza, ma piuttosto segnale di truffa. Fondamentale poi, osservare l’etichetta, che deve avere la traduzione in italiano e riportare il marchio CE, spesso confuso con l’indicazione “China Export”. Attenzione, infine, ai canali di vendita virtuali, dove è possibile incappare in hacking, spam o cybersquatting, tecniche illegali con cui si commerciano prodotti con un marchio apparentemente originale, ma assenti nei cataloghi ufficiali del produttore, perché il brand viene solo apposto. Facendo attenzione a questi aspetti, si possono ridurre sensibilmente i rischi in fase di acquisto. In ogni caso - conclude il colonnello Caputo  - per rappresentare dubbi o fare segnalazioni, è sempre possibile contattare il 117, il numero di pubblica utilità della Guardia di Finanza a disposizione dei cittadini h24».

Ultimo aggiornamento: 09:37 © RIPRODUZIONE RISERVATA