Pescara, ladro pentito rapina la tabaccheria poi torna indietro e chiede scusa: «Mi dispiace»

Domenica 20 Novembre 2022 di Patrizia Pennella
Rapina la tabaccaia con un collo di bottiglia poi torna indietro e chiede scusa: denunciato

Ha puntato i soldi dell'incasso, ma la determinazione della titolare lo ha fatto desistere.

Così l'uomo prima scappa, poi torna indietro e chiede scusa. Ma non per questo sfugge a una denuncia.

E' la storia di una fallita rapina in una tabaccheria di via Tiburtina a Pescara. L'uomo era entrato nel negozio impugnando un collo di bottiglia e con quello aveva minacciato la proprietaria: in questo modo era riuscito a prendere i 700 euro dalla cassa. La donna però, con l'aiuto di un dipendente, lo ha bloccato e lo ha costretto a lasciare il denaro. L'uomo allora si è allontanato, continuando però a minacciare i due con il pezzo di vetro. A quel punto la titolare della tabaccheria ha chiamato il 113 e sul posto è arrivata una pattuglia della volante coordinata dal dirigente Pierpaolo Varrasso. Nel frattempo il rapinatore era tornato indietro e aveva chiesto scusa più volte per quel maldestro tentativo, sia alla proprietaria che al dipendente.

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Immediatamente dopo è stato individuato dagli agenti mentre era fermo fuori dalla tabaccheria: si tratta di un italiano di 42 anni residente a Pescara, già conosciuto alle forze dell'ordine. E' stato quindi denunciato. Nel corso delle verifiche gli agenti hanno fermato ed identificato poco distante dalla tabaccheria un italiano di 34 anni campano, ma da circa un anno domiciliato a Pescara, risultato estraneo al tentativo di rapina, che dall'interrogazione alla banca dati delle forze di polizia, è risultato destinatario di un provvedimento di esecuzione della pena di 5 mesi di reclusione poiché condannato dal Tribunale di Napoli per i reati di minaccia, lesioni aggravate e danneggiamento, per cui è scattato l'arresto.
 

Ultimo aggiornamento: 09:34 © RIPRODUZIONE RISERVATA