Ortona, è appena arrivata in porto la nave di Emergency con 161 migranti a bordo

Una delle donne soccorse, 28 anni, proveniente dalla Costa d’Avorio e mamma di una coppia di gemelli di due anni: «Siamo stati per tre giorni in mare alla deriva perché il motore non funzionava più. Avevamo finito il cibo e l’acqua. I bambini piangevano senza sosta»

Martedì 28 Marzo 2023 di Daniele Cesarii
Ortona, è appena arrivata in porto la nave di Emergency con 161 migranti a bordo

E' appena attraccata nel porto di  Ortona, in Abruzzo, la nave di Emergency con 161 migranti soccorsi salvati dalla Life support  nel Mediterraneo centrale. Si tratta del secondo sbarco dopo quello dei 38 migranti avvenuto nella notte tra venerdì 24 e sabato 25 febbraio. Tra le persone ci sono 74 uomini, 61 minori, di cui 52 non accompagnati e 26 donne di cui tre in stato di gravidanza.

Sono di varie nazionalità, in maggioranza etiopi, ivoriani e originari della Guinea Conakry, ma vi sono anche somali, nigeriani, sudanesi, camerunensi, oltre a migranti provenienti dal Chad, dalla Liberia, dal Mali, Gambia, Burkina Faso ed Eritrea.

«Durante quest’ultima missione, abbiamo svolto tre distinte operazioni di soccorso in meno di 10 ore - commenta il capo missione della Life support Emanuele NanniniNel primo soccorso, abbiamo trovato 78 persone su un gommone di 12 metri dai tubolari quasi sgonfi e alla deriva per assenza di carburante. Abbiamo effettuato il secondo e terzo soccorso in coordinamento con le autorità italiane. In questi due soccorsi, abbiamo tratto in salvo 83 persone, tra cui donne e bambini anche molto piccoli: viaggiavano da tre giorni su imbarcazioni di 8 metri, tra le onde del Mediterraneo e con i motori in avaria. Se non fossimo intervenuti, quelle persone si sarebbero aggiunte alle oltre 26 mila morte o disperse nel Mediterraneo negli ultimi 8 anni». Una delle donne soccorse, di 28 anni, proveniente dalla Costa d’Avorio e mamma di una coppia di gemelli di due anni, ricorda così il viaggio: «Pensavo, se succede qualcosa ai miei bambini non me lo perdonerò mai. Siamo stati per tre giorni in mare alla deriva perché il motore non funzionava più. Avevamo finito il cibo e l’acqua. A bordo eravamo immersi nel gasolio, nelle urine, negli escrementi, nel vomito. I più piccoli piangevano senza sosta».

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LE OPERAZIONI
Ieri ieri si è tenuto in Prefettura la riunione del Comitato provinciale di ordine e sicurezza pubblica presieduto dal prefetto Della Cioppa. E’ stato stabilito che subito dopo l’attracco della nave si terranno le operazioni preliminari di screening sanitario a bordo. I migranti saranno, poi, condotti nell’area del porto in cui avverranno le prime procedure di identificazione. Infine verranno trasferiti con pullman messi a disposizione dalla Prefettura al palazzetto dello sport di Villa Caldari. Per il riparto dei migranti si attendono le disposizioni del Ministero dell’Interno tenuto conto della presenza di numerosi minori stranieri non accompagnati.
 

Ultimo aggiornamento: 15:56 © RIPRODUZIONE RISERVATA