Non l’aveva fermato il Covid, non l’ha fermato nemmeno il cuore.
Gennaro Leone, pugile 18enne ucciso in una rissa, il killer confessa: «Non pensavo morisse»
In ospedale i medici, avuto conferma dell’anomalia, avevano deciso di ricoverarlo per applicargli un pacemaker. Ma, appena uscito, il giorno dopo essere tornato a casa, ha chiesto ai famigliari di portarlo a Giulianova dal “suo” mare. Per qualche giorno hanno provato a tenerlo a bada, per non farlo affaticare. Ma ieri non ce l’hanno fatta, perché lui ha insistito fino a mettersi già in costume pronto a partire. Così lo hanno accontentato e con la sediolina, arrivato in spiaggia, si è seduto come sempre sulla riva a “dialogare” con il suo mare, ma il vento era fortissimo e ha dovuto subito rivestirsi «ma già qualche ora di mare – ha detto - mi ha rigenerato. Mi sento un leone come prima che mi sentissi male, lo ripeto, da sempre è il mare la cura di tutte le malattie e io sono tornato non solo per ammirare la sua bellezza ma anche per curarmi, ma oggi il vento era troppo forte e non potevo restare in costume. Ma tornerò, devo recuperare i giorni che ho perso perché, nei giorni che sono stato in ospedale mi sono mancati, oltre alla famiglia, l’aria e l’odore del mare».