Omicidio-suicidio, uno dei due fratelli aveva il Covid: slittano i funerali

Giovedì 2 Febbraio 2023 di Daniela Cesarii
Omicidio-suicidio, uno dei due fratelli aveva il Covid: slittano i funerali

Ci sarà ancora da attendere per poter dare l'ultimo saluto ai fratelli Roberto e Antonio Tatasciore, rispettivamente di 70 e 75 anni, morti domenica pomeriggio nell'omicidio-suicidio di Ortona.

La positività al Covid di Antonio, riscontrata post mortem, complica le cose e rende impossibile effettuare gli esami qui in Regione. E la tragedia adesso assume davvero contorni devastanti per i parenti costretti ad attendere ancora per le esequie. Le indagini necroscopiche sulla salma di Roberto che nel pomeriggio di domenica, in un appartamento dello stabile di via Tripoli, ha ucciso, strangolandolo, il fratello più grande Antonio affetto da una grave infermità, hanno preso il via nella giornata di martedì. Gli esami sono stati però completati solo su Roberto, che come si ricorderà si è impiccato poi in casa. Per Antonio occorrerà infatti attendere in quanto è risultato essere positivo al tampone anti Covid pre esame autoptico.

Il centro di medicina legale di Chieti, dove le salme erano state trasportate fin dalla serata di domenica, non effettua autopsie su persone affette da Covid 19. La salma di Antonio è quindi stata trasferita dalle onoranze funebri a Pedaso, nelle Marche, dove c' è un centro che invece effettua questi esami anche in presenza del virus. I parenti che attendono di poter l'ultimo saluto ai due fratelli dovranno quindi ancora aspettare. Uno strazio che si aggiunge allo strazio per l familiari. Il nipote è tornato ad affidare i suoi pensieri ai social sottolineando ancora una volta il profondo affetto che lo legava agli zii : «Erano due persone di gran cuore e voglio che siano ricordate così come due persone buone. Non dimenticherò mai quello che ho visto, ma ora voglio andare avanti nel loro ricordo e di quello che hanno fatto per me avendo la certezza che ora stanno bene».

Un legame profondo tra i due fratelli che forse è stata la causa del gesto estremo. Roberto era combattuto tra la stanchezza dell'accudimento del fratello, che affetto da una grave infermità necessitava di chi si prendesse cura di lui tutto il giorno, e la paura di separarsi da lui visto l'imminente trasferimento in una struttura di degenza prescritta dal medico di base. Una separazione dura da accettare dopo una vita passata insieme. Ed è quello che è emerso nel biglietto lasciato in cucina da Roberto in quello che è stato un atto probabilmente programmato da tempo. L'amara scoperta è stata fatta dal terzo fratello Tommaso che era loro molto vicino e che dopo aver fatto colazione assieme quella domenica era tornato per una visita anche al pomeriggio.


La salma di Roberto ora riposa in una casa funeraria ed è li che attende il ritorno del fratello per l'ultimo passo da compiere insieme quello delle esequie.
 

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