Colpo di scena nella morte di Francesco “Franchino" Mancini, il 50enne deceduto mercoledì dopo essere stato rinvenuto in gravi condizioni in strada a Vasto Marina.
Gli agenti del commissariato di via Bachelet in questi giorni hanno raccolto immagini di telecamere e testimonianze per ricostruire quanto accaduto tra la serata di martedì e la mattina di mercoledì, quando il 50enne è stato trovato privo di sensi in viale Dalmazia. Soccorso dal 118 è poi morto all'ospedale "San Pio". Da una prima ricostruzione pare che il giovane abbia spinto Mancini facendolo cadere a terra, «ma è stato poi aiutato a rimettersi in piedi», spiega il legale del 28enne, Antonello Cerella. Lo stesso difensore ha chiesto di acquisire la telefonata intercorsa tra il giovane e il 118 con la quale si chiedeva l'intervento dei sanitari, poi non avvenuto.
«Non c'era l'intenzione di fare male, ma evidentemente solo di allontanarlo». L'uomo sarebbe poi rimasto solo intorno alle tre del mattino. C'è quindi da ricostruire cosa è accaduto da quell'orario fino al mattino seguente quando Mancini è stato trovato riverso a terra in gravissime condizioni. Nella zona dell'accaduto ci sono varie telecamere, gli inquirenti cercano nelle immagini elementi utili alle indagini. La morte di Franchino aveva suscitato in città clamore perché era praticamente conosciuto da tutti, altrettanto sta avvenendo in queste ore con le notizie del fascicolo d'inchiesta aperto dalla Procura. Il 50enne collaborava con tante realtà, soprattutto sportive, non risparmiava a nessuno il suo sorriso e la sua allegria. Tutti quelli che lo hanno conosciuto e gli hanno voluto bene ora attendono la restituzione della salma alla famiglia per il successivo ultimo saluto da parte della città. Intanto, c'è prima da capire cos'è accaduto nella notte di mercoledì e se si è trattato di un malore o delle conseguenze fatali della caduta provocata dalla spinta del giovane.