Mamma spaccia davanti al figlio di 4 anni: arresto e addio reddito di cittadinanza

Martedì 16 Novembre 2021 di Patrizia Pennella
Mamma spaccia davanti al figlio di 4 anni: arresto e addio reddito di cittadinanza

Spacciava con il figlio di quattro anni nella stanza, ospite di una struttura alberghiera di Pescara: la sezione antidoga della squadra mobile la teneva d'occhio da tempo, per il movimento che creava e per le relazioni che apparentemente aveva sul territorio.

E l'altra sera, finalmente, gli agenti hanno chiuso il cerchio, arrestando la donna di origini straniere, ma nata in Italia e residente a Pescara, con l'accusa di detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti.

Da giorni gli investigatori, con il coordinamento del dirigente Gianluca Di Frischia, stavano effettuando appostamenti e accertamenti per controllare l'attività della donna, una trentenne incensurata che sapevano vivere anche facendo conto sul reddito di cittadinanza. Insomma una persona che aveva documentato una sua difficoltà economica. Una volta arrivati ad avere il concreto sospetto che la trentenne fosse impegnata in attività illegali, lo scopo dell'antidroga era quello di riuscire ad entrare nella stanza in cui era ospitata senza che lei si accorgesse del movimento in anticipo riuscendo a liberarsi della sostanza eventualmente presente all'interno. E l'operazione è perfettamente riuscita: quando gli agenti sono arrivati la trentenne è stata colta di sorpresa: è stata perquisita e subito da un mobile del cucinino sono venuti fuori 26 grammi di hashish.

I controlli all'interno del piccolo alloggio sono stati molto rapidi: il grosso della sostanza era nascosto all'interno del frigorifero, circa 160 grammi, sempre di hashish. Oltre alla quantità di stupefacenti, gli investigatori hanno visto che la donna, con sé, aveva stabilmente anche il figlio, un bimbo di appena quattro anni, che verosimilmente, pur senza comprenderla, assisteva all'attività della madre. Una volta portata a termine la perquisizione gli agenti hanno deciso di procedere all'arresto: a conclusione dell'udienza di convalida del provvedimento ieri mattina, il giudice ha disposto la misura cautelare più lieve del divieto di dimora a Pescara. Contestualmente però il magistrato ha ordinato la segnalazione dell'arresto agli uffici dell'Inps: la misura fa infatti perdere, così come previsto dalla legge, il diritto a usufruire del beneficio economico.

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