Lupo sbrana e uccide un cagnolino a Chieti, la padrona Nadia Terenzi: «Ho avuto paura che azzannasse anche me»

Intervista alla donna assaltata dal lupo in Abruzzo: «Snoopy non è stato trovato e la sua morte è per me una tragedia»

Martedì 23 Maggio 2023 di Walter Berghella
Lupo sbrana cagnolino, Nadia: «Ho avuto paura che azzannasse anche me»

«Sono ancora sconvolta e sotto choc, sento ancora addosso quel lupo che si è portato via il mio cagnolino. Rivivo quegli istanti con angoscia e mi gira la testa fino a svenire. Ho temuto che quell'animale potesse aggredire anche me». E' doloroso il ricordo di Nadia Terenzi, 56 anni, sposata e senza figli, che domenica mattina si è trovata improvvisamente davanti un lupo mentre portava a spasso il suo amato Snoopy. Era a 50 metri da casa, in via IV novembre, in pieno centro di Palombaro, in provincia di Chieti, borgo montano tra i più belli della Majella orientale.

Ha notizie del suo cagnolino?

«Snoopy non è stato trovato e la sua morte è per me una tragedia.

Ero molto legata a lui che da 12 anni era in famiglia. Dopo l'attacco del lupo, ho trovato per strada tracce di sangue, ma lui non c'è più. Il lupo me l'ha sbranato».

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Lei si fa forza e prova a ritrovare serenità, ma psicologicamente è molto provata.

«Le mie ferite guariranno - aggiunge Nadia - ma la morte del mio cagnolino in questo terribile modo non lo posso accettare, se fosse morto naturalmente sarebbe stato diverso e più sopportabile».

Cosa ricorda di quei terribili momenti?

Ad aggredirmi e ad azzannare il cane è stato un lupo italico di colore grigio, me lo sono trovato faccia a faccia. Sono da tempo iscritta all'Enpa e conosco gli animali. Era un lupo di sicuro, l'hanno confermato anche i veterinari. Dicono che sono stata coraggiosa, ma ho agito d'istinto. Non immaginavo mi corresse di nuovo dietro, dopo aver reagito la prima volta tirando forte il guinzaglio di Snoopy che già era stato aggredito. Il lupo si è allontanato di alcuni metri poi di colpo è tornato verso di me e mi ha assalita di nuovo, facendomi cadere a terra. Ha preso tra i denti il cane ed è scappato». Tra i primi a chiamare i soccorsi è stato il vice sindaco Giuseppe Di Nardo, avvertito dal marito della donna, Mario Di Giuseppe.

Come si sente fisicamente dopo la rovinosa caduta a terra nel disperato tentativo di salvare il suo cagnolino?
«All'ospedale di Lanciano - continua a raccontare Nadia Terenzi - mi hanno sottoposta ad esami radiologici e mi è stato messo un tutore gessato dal polso al gomito, ma è il ginocchio che mi fa ancora molto male e non mi consente di camminare. Dovrò tornare per i controlli fra 12 giorni. Vado avanti con gli antidolorifici».

 

Chi la assiste in casa?

«Mio marito Mario è un uomo speciale. Mi è vicina e mi tratta come una bambina. Fa tutto lui in casa. Ogni giorno, mattina e sera, mi alternavo con lui nel portare a passeggio Snoopy».

Prima di domenica mattina aveva già avuto modo di incontrare lupi in paese?

«Affacciata al balcone, ho sempre visto passare i lupi sotto casa, specie di sera - aggiunge Nadia - ma di solito scappano alla vista dell'uomo. Non hanno mai creato problemi di sicurezza. Stavolta non so cosa sia accaduto. Il lupo che ha assaltato me e il mio cane era più alto di un pastore tedesco».

Adesso a Palombaro è caccia al lupo. Ieri mattina il sindaco Consuelo Di Martino ha ricevuto i guardia parco forestali per iniziare un monitoraggio. L'ente parco della Majella, presidente Lucio Zazzara, ha già chiesto all'Ispra e al Ministero della Transizione l'autorizzazione a catturare l'animale di specie appenninica. Si conferma, grazie a video, foto e testimonianze, che si tratta di un Canis lupus italicus. Avvistato molte volte in centro in due settimane; pure in periferia con altri assalti a cani e gatti. Da stabilire il nesso di causalità tra lo stesso lupo e l'aggressione. Adesso verrà avviato un monitoraggio nell'area. Vanno fatti approfondimenti tecnico-scientifici che la sindaca ha già sollecitato a nome del Comune per la tutela dei suoi concittadini. Gli uffici veterinario e fauna selvatica del Parco si sono subito attivati. La cattura del lupo, a scopo scientifico, sarebbe finalizzata all'applicazione di un radiocollare gps per avere informazioni sotto il profilo ecologico e la verifica di problematicità.

Ultimo aggiornamento: 4 Giugno, 13:06 © RIPRODUZIONE RISERVATA