L'Aquila, si spara per la paura di essere contagiato dal coronavirus

Mercoledì 13 Maggio 2020 di Marcello Ianni
L'Aquila, si spara per la paura di essere contagiato dal coronavirus

Un foglietto in cui rivela la paura di restare contagiato dal coronavirus. C’era questa grossa preoccupazione dietro la scelta di L.C.S., l'aquilano di 71 anni che si è tolto la vita all’interno di un capanno di sua proprietà. L'uomo prima di uccidersi con il suo fucile da caccia regolarmente detenuto, ha avuto la forza di scrivere poche righe per spiegare il gesto estremo che di lì a poco avrebbe commesso. Molto a quanto pare alimentato secondo gli stessi parenti dalla paura per la pandemia ancora in corso. Un’angoscia che l’anziano non è riuscito a superare nonostante il non aver avuto a che fare (anche nell’ambito parentale) con il virus, e la pubblicazione quotidiana degli incoraggianti dati epidemiologici che continuano a fotografare l’Aquila come un’isola felice.

LEGGI ANCHE «Mi butto dalla finestra, sto male, ho preso il coronavirus»: ma era negativo

A soccorrere per primo l’anziano, il figlio che ha avvertito il personale medico del 118. Dopo poco sul posto sono intervenuti anche gli agenti della Squadra volante della Questura che hanno rinvenuto a terra sul luogo della tragedia famigliare il foglietto. L’anziano è morto dopo poco tempo l’intervento chirurgico durato parecchio tempo. Il sostituto procuratore della Repubblica, Simonetta Ciccarelli ha comunque disposto per questa mattina l’esecuzione dell’autopsia prima di rilasciare il nullosta per i funerali.

Coronavirus, picco delle malattie mentali dopo la pandemia

 

Ultimo aggiornamento: 09:22 © RIPRODUZIONE RISERVATA