L'Aquila, la storia di Barbara, il dolore, il trapianto e la grande solidarietà degli aquilani

Sabato 7 Gennaio 2023 di Marianna Galeota
L'Aquila, la storia di Barbara, il dolore, il trapianto e la grande solidarietà degli aquilani

L'AQUILA E' una storia di sofferenza, quella di Barbara, aquilana affetta da una grave patologia al fegato, ma anche di solidarietà e riscatto da una vita che non è stata sempre generosa con lei.

Barbara soffre di una patologia rara per la quale avrà bisogno di un trapianto di fegato e, prima ancora, di esami propedeutici e cure, per i quali saranno necessari molti soldi.

A prendere a cuore la storia di Barbara, in precarie condizioni economiche, Mara Marinangeli, aquilana spesso impegnata in azioni di solidarietà nei confronti dei più bisognosi. La Marinangeli ha aperto così nei giorni scorsi una raccolta fondi su Facebook, raccontando la storia della donna, per poterle permettere di far fronte ai numerosi viaggi, dal costo di 180 euro ognuno, che Barbara dovrà affrontare per curarsi al Policlinico universitario "Gemelli" di Roma. L'appello della Marinangeli al cuore degli aquilani ha avuto una risposta immediata e in pochi giorni sono stati donati i soldi necessari per i viaggi che la ragazza dovrà affrontare nel corso del 2023.

«Voglio ringraziare dal profondo del cuore tutti gli aquilani e in particolare Mara - afferma Barbara - Non mi aspettavo davvero tutta questa solidarietà in così poco tempo e ne sono davvero felice. Conosco Mara e suo marito da molti anni e quando mi hanno vista così sofferente, si sono immediatamente mobilitati. Voglio ringraziare in particolare tutti gli aquilani che hanno fatto donazioni per permettermi di curarmi e di poter eseguire il trapianto». Una vita difficile, quella di Barbara, che si è ammalata per la prima volta all'età di 15 anni. «Quando ero ragazzina mi sono ammalata di colite ulcerosa e da lì è iniziato il mio percorso - racconta - Non è stato semplice negli anni doverla affrontare. Nel 2015 sono andata a Padova per farmi curare e sono stata un po' meglio. Ho passato un periodo di alti e bassi per quanto riguarda la salute e poi è arrivata quest'altra patologia, una malattia rara del fegato per la quale sarò messa in lista per il trapianto che spero tanto di poter fare».

Barbara racconta anche quanto la malattia sia debilitante e non le consenta di poter lavorare come un tempo. «Non sto molto bene, la malattia non mi consente di lavorare come vorrei e mi stanco molto facilmente - spiega - Nonostante questo non mi sono fermata e faccio dei piccoli lavoretti per mantenermi, intanto. Questo mi consente almeno di poter fare la spesa e pagarmi le bollette. Sono rimasta sola da un anno, perché mia madre è morta 11 mesi fa e mio padre mi aveva già lasciato in precedenza, quindi cerco di arrangiarmi come meglio posso nella vita quotidiana».

L'appello della Marinangeli è quello di continuare a donare per Barbara che, una volta eseguiti tutti gli esami propedeutici e una volta effettuato il trapianto, avrà bisogno di assistenza nel lungo periodo di convalescenza post intervento. Chiunque volesse donare e aiutare la donna anche una piccola cifra può farlo contattando la Marinangeli al numero di telefono 3470754365. «Chiedo a tutti di aiutare Barbara - scrive la Marinangeli dalla sua pagina Facebook - Create gruppi, create catene in tribunale, in ospedale per chi ci lavora, negli uffici pubblici, in quelli privati, nelle parrocchie, in questura, nelle palestre. Perché faccio questo post? Perché per lo Stato italiano con le sue lungaggini e burocrazia, Barbara non ha pensione, aiuti, sostegni economici e non può lavorare perché sta male. Vi chiedo quindi di aiutarla. Al Gemelli riavrà la possibilità di una nuova vita».

Marianna Galeota

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