Il tubo della acque bianche di Fosso Marino, a Vasto, si rompe dopo due mesi e subito riscoppia la polemica.
Argomento delicato perché qui sopra si terranno le due date del Jova Beach Party (19 e 20 agosto) e già nel 2019 si rivelò un aspetto critico che contribuì a far saltare la data vastese poi spostata a Montesilvano. Inoltre, da settimane, la zona è al centro dei botta e risposta tra Comune e associazioni ambientaliste. Queste ultime, dopo gli ultimi fatti, non risparmiano critiche all'ente guidato dal sindaco Francesco Menna e alla prefettura di Chieti che farebbero ballare migliaia di persone «su un corso d'acqua che dopo soli 6 millimetri di pioggia si riprende il suo percorso. Hanno speso 80mila euro di fondi pubblici per questo capolavoro».
Italia Nostra, Lega Italiana Protezione Uccelli, Arci Vasto, Forum Ambientalista Odv, Cai Abruzzo, Forum Civico Ecologista Vasto, Stazione Ornitologica Abruzzese, Gruppo Fratino Vasto e Forum H2O rincarano la dose: «Bisogna fare i calcoli idraulici sull'evento estremo. Stiamo parlando di eventi con oltre 100 mm di pioggia se non molto di più. Il tutto in un bacino idrografico di piccole dimensioni dove l'onda di piena arriva in pochi istanti». Le associazioni tornano a chiedere l'annullamento del concertone o il suo spostamento in sedi «più opportune». Ieri, gli amministratori vastesi hanno partecipato alle riunioni con la prefettura. «Le sensazioni sono positive dice Fioravante Si dovrebbe trattare di una delle ultime riunioni, dal 17 agosto saranno montate le attrezzature sulla spiaggia, palco compreso. Queste saranno controllate dalle apposite commissioni per verificare che sia tutto in regola, poi sarà tutto pronto per l'evento».