Il proprietario non c'è, il gattino miagola per la fame: volontari mobilitati, il magistrato dice "no" all'ingresso

Martedì 11 Agosto 2020
Il proprietario non c'è, il gattino miagola per la fame: volontari mobilitati, il magistrato dice "no" all'ingresso
L'AQUILA - Gli fanno presente che nella sua abitazione c'è un gatto ormai da settimane ma lui, fuori città, nega l'accesso per liberarlo. La singolare vicenda portata all'attenzione dalla Lega in difesa del cane, del Corpo delle guardie zoofile e da volontari animalisti ruota su un'abitazione in via Leonessa a Coppito dove da giorni animalisti e vicini di casa sono attirati dal miagolio disperato di un gatto.

E' stato contattato il proprietario che è fuori città «ma senza risultati, poiché si è rifiutato sia di fornire le chiavi della casa e di proporre una qualche soluzione. A quel punto i volontari hanno chiamato i carabinieri, i vigili del fuoco, la Asl Veterinaria, la polizia, le guardie zoofile, ma senza riuscire a risolvere il problema».

Nella singolare vicenda sarebbe stato contattato anche il magistrato di turno che non avrebbe autorizzato l'intrusione delle forze dell'ordine e di soccorso nella proprietà privata. A nulla è valsa l'opera di intercessione del figlio del proprietario.

Tra l'altro l'uomo è l'unico ad avere le chiavi della casa dove probabilmente il gatto si è infilato a sua insaputa. Le condizioni del felino destano preoccupazione, soprattutto per la mancanza di acqua e per il lungo periodo senza cibo. I volontari ricordano «che il maltrattamento degli animali è reato penale, quindi perseguibile a norma di legge».
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