Evade dai domiciliari e semina la paura a Pescara: doppio arresto

Lunedì 3 Ottobre 2022 di Patrizia Pennella
Evade dai domiciliari e semina la paura a Pescara: doppio arresto

Non ha voluto fare torto a nessuno: prima ha aggredito agenti di polizia e militari della guardia di finanza, poi se l'è presa anche con i carabinieri.

Risultato di una nottata che si potrebbe definire ecumenica due arresti in poco più di due ore. E per altrettante volte accompagnato ai domiciliari, in quella casa dalla quale, in effetti, dimostra di voler uscire con una certa facilità.

La storia merita di essere raccontata. Poco dopo l'una di notte l'uomo, un ventinovenne pescarese ben conosciuto dalle forze dell'ordine, ha iniziato a dare in escandescenze in un locale di Pescara vecchia, nella zona del vecchio Tribunale. Già ubriaco era entrato e aveva chiesto di nuovo da bere: il titolare vedendolo già in condizioni precarie, si è rifiutato di servirgli altri alcolici. Per evitare ulteriori problemi lo aveva anche invitato ad allontanarsi. E invece i problemi sono arrivati e come: l'uomo si è agitato ancora di più, ha iniziato a urlare prima contro il titolare, poi verso alcuni dei clienti. Poi ha preso a calci tavoli e sedie. Finalmente è uscito in strada dove è stato bloccato da due pattuglie, una della polizia l'altra della finanza, impegnate nei controlli interforze per garantire la sicurezza nelle aree della movida.


Quando gli sono stati chiesti i documenti si è categoricamente rifiutato di darli poi ha iniziato a inveire contro agenti e militari poi, per tentare di sottrarsi al controllo, ha sferrato due pugni violentissimi contro uno dei finanzieri, colpendolo al busto. Non è stato semplice, ma alla fine sono riusciti a tenerlo fermo e ad ammanettarlo: intanto però era anche riuscito a rompere lo specchietto di un'auto parcheggiata. Così è stato trasportato in questura e identificato. Il finanziere, nel frattempo, è stato accompagnato in pronto soccorso, dove i medici hanno riscontrato una lieve contusione a causa dei colpi ricevuti. Il ventinovenne, una volta terminate le procedure d'ufficio, è stato riaccompagnato a casa, su disposizione del magistrato. Ma non ci è rimasto a lungo.

Poco più di un'ora dopo una gazzella dei carabinieri ha miracolosamente evitato un incidente, schivando un'Alfa Romeo lanciata a tutta velocità lungo viale Marconi. I carabinieri hanno provato a fermare l'auto, ma il guidatore ha continuato a scappare a tutta velocità. Alfa contro Alfa è iniziato l'inseguimento e l'auto pirata è stata bloccata. A bordo, sempre ubriaco, c'era il ventinovenne. Che coerentemente con quanto fatto in precedenza ha iniziato a inveire anche contro i carabinieri, poi anche contro un'altra pattuglia della volante arrivata in ausilio. Così è stato portato un'altra volta in ufficio, ma questa volta nella caserma dei carabinieri, e invitato a sottoporsi all'alcoltest, cosa che ha rifiutato categoricamente di fare. Così i carabinieri hanno di nuovo espletato la procedura d'arresto, questa volta per l'evasione. In aggiunta lo hanno denunciato per oltraggio a pubblico ufficiale e per aver rifiutato di sottoporsi agli accertamenti sul tasso alcolemico.
Dopodiché sempre su disposizione del magistrato lo hanno nuovamente accompagnato a casa, sempre ai domiciliari. Provvedimento per il quale non ha dimostrato, in verità, quel che si chiama un profondo rispetto. Nella giornata di oggi dovrebbe comparire dinanzi al giudice per l'udienza di convalida dell'arresto.
 

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