Coronavirus, Teramo nuovo epicentro del contagio in Abruzzo: 117 positivi

Lunedì 19 Aprile 2021 di Tito Di Persio
Coronavirus, Teramo nuovo epicentro del contagio in Abruzzo: 117 positivi

Con 117 nuovi positivi la provincia di Teramo è la più colpita in Abruzzo. Il picco contagi, con 25 casi, nel comune di Giulianova, dove, per due presunti casi di variante inglese, è stata chiusa la scuola primaria di Colleranesco e l'Ucat della Asl ha predisposto l'isolamento domiciliare fiduciario e l'interruzione dell'attività didattiche in presenza per la classe quinta A dalla scuola primaria Don Milani dell'Istituto Comprensivo Giulianova 2. 


Tutti i 23 alunni e il personale presente nella classe dal 7 al 12 aprile, come da protocollo delle varianti, sono stati messi in isolamento fiduciario nelle loro proprie abitazioni, ed è stato attivato il tracciamento dei contatti stretti e non, a quattordici giorni a ritroso. Tutti saranno sottoposti a doppio tampone diagnostico molecolare Covid -19, il primo domani, al drive di Tortoreto (piazzale Antistadio) alle ore 9,30 e l'altro il 26 aprile nel drive di Roseto. 


La seconda località più colpita, sempre sulla costa, con 13 contagi, è Martinsicuro. Località che da questa mattina e dopo tre settimane esce e della zona rossa. A rientrare invece, dopo una settimana di pausa, è Mosciano Sant'Angelo. Il sindaco Giuliano Galiffi non ci sta e punta il dito sul comportamento di alcuni suoi concittadini. «Se oggi siamo rientrati nella zona rossa, la colpa è di alcune famiglie che, invece di rispettare le regole, si sono riunite per fare cene e cenette. Al momento della combriccola i positivi sono circa 15. Ma, molto probabilmente il numero nei prossimi giorni è destinato a salire», dice il primo cittadino. Poi spiega che tra l'oro c'è un nucleo famigliare composto da cinque persone che partecipano a tutti i servizi scolastici che vanno dall'insegnamento al trasporto. «Quindi continua messi insieme hanno fatto scattare la quarantena per oltre 100 persone che nei prossimi giorni dovranno essere sottoposte al doppio tampone». E conclude dicendo che con qualche festa e cena in meno la situazione poteva benissimo essere evitata.

Rende noto anche, che al momento, nel suo territorio sono una settantina le persone con il Covid. 


È su tutte le furie, per la riconferma in zona rossa, è la quarta volta, il sindaco di Nereto Daniele Laurenzi, che dice: «A rimetterci economicamente ed esclusivamente ancora le solite attività cosiddette non necessarie. Risibile se non fosse tragico, osservare, che alcuni Comuni usciti dalle restrizioni appena qualche settimana fa, oggi ci rientrano solo per determinate attività economiche».

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